domenica 20 luglio 2014

A vincere fu Lammy Johnstone con una Harley Davidson

Settantasette chilometri e 210 metri di percorrenza media con un litro di carburante su un percorso stradale di 247,84 km. È l’incredibile consumo fatto segnare dalla moto vincitrice della Vetter Fuel Challenge, una gara destinata alle due ruote a motore che consumano meno. Moto dal design particolare, ma in grado di portare due persone e anche dei bagagli. 
 
le origini — Alla prima edizione del Craig Vetter Fuel Economy Contest, il 23 agosto 1980 a Colorado Springs (Usa) si presentarono 4 mila motociclisti. A vincere fu Lammy Johnstone con una Harley Davidson con cui percorse 41,62 km con un litro. Lei, come gli altri, fece buona parte del percorso con la marcia più alta. Fin dalla seconda edizione, iniziarono a comparire soluzioni aerodinamiche più ardite: dalla carena anteriore modello Gilera-4 (moto che vinse il Mondiale negli anni Cinquanta) a quella posteriore, per facilitare lo scivolamento dell’aria. La gara proseguì con cadenza annuale fino al 1985, poi venne abbandonata. Un quarto di secolo dopo è stata riesumata, conservando lo scopo originario: percorrere più strada con meno apporto energetico. 
la formula — Le regole odierne sono complesse: anzitutto, le moto in gara devono essere in grado di raggiungere i 110 km/h e di viaggiare a 50 km/h con il vento a sfavore, garantendo massimo confort al guidatore e trasportando 4 sacchetti (quelli tipici americani, di carta) della spesa. Per di più il bagaglio deve essere caricato entro 45 secondi: questo per evitare che qualcuno si inventi soluzioni troppo ingegnose ma poco pratiche. La gara è disputata su strade aperte al traffico perché lo scopo della competizione è migliorare le prestazioni di veicoli reali. Ed è questa una delle ragioni dell’utilizzo dei bagagli: secondo gli organizzatori, infatti, a metà Novecento le moto erano più usate perché si prestavano a trasportare bagagli, cosa quasi impossibile oggigiorno. Al via, davanti a tutti si posiziona l’apripista per impostare il ritmo, e anche le variazioni, mentre in coda c’è l’ultimo designato. Tutti i concorrenti devono mantenersi tra i due, pena la squalifica.
i vincitori — La gara della settimana scorsa si è disputata in Ohio, con destinazione la Hall of Fame della AMA. A vincere è stato Alan Smith con una Kawasaki Ninja 250 del 2005 adattata con parti aerodinamiche Vetter: queste soluzioni, in fibra di carbonio permettono di raddoppiare la percorrenza di una moto di 20-25 Cavalli che viaggia a 105 km/h. Per percorrere 247,84 km Smith ha consumato la miseria di 3,21 litri, spendendo quindi solo 2,85 dollari di carburante. Secondo, nonché primo dei carburanti alternativi, si è piazzato Fred Hayes, con una steamliner biodiesel di sua fabbricazione: per lui 3,27 litri di consumo. Non è invece riuscito a concludere ma ha fatto segnare una prestazione inattesa la moto elettrica del professore Richard Goff: 223,7 km percorsi prima di fermarsi. Prossimo appuntamento il 29 agosto, sul lago salato di Bonneville.
 Giovanni Cortinovis - gazzetta.it

Nessun commento:

Posta un commento