giovedì 18 dicembre 2014

Al Wheels and Waves sulla Harley-Davidson Road King

Il nome Southsiders MC può suonare ancora poco familiare, ma gli amanti delle Special e del Surf sapranno sicuramente che si tratta del gruppo di amici dietro al Wheels and Waves, il festival/raduno, che celebra proprio lo stile di vita dietro a questo connubio.D’altronde lo dice il nome stesso: “ruote e onde”. La location quindi non può che essere sull’Oceano, precisamente a Biarritz, la capitale europea del Surf nel Sud della Francia occidentale, proprio al confine con la Spagna. Noi di Moto.it ci siamo andati (leggi l'articolo) e siamo arrivati fino alla cittadina francese a bordo di una Harley-Davidson Road King.

Siamo partiti nel pomeriggio di mercoledì undici giugno, lasciandoci alle spalle una Milano insolitamente rovente per l’estate trascorsa. Direzione Francia. Imbocchiamo così l’A7 per Genova e poi l’autostrada dei fiori fino a Ventimiglia. La nostra prima tappa è Juan Le Pins, cittadina della Costa Azzurra, dove ci fermiamo per la notte. Sveglia presto e via verso Biarritz. Purtroppo le tempistiche non ci permettono di ammirare i campi di lavanda in fiore della Provenza né i cavalli bianchi caratteristici della Camargue. Il nostro viaggio prosegue dritto verso l’altra parte della Francia. Il caldo è insostenibile, l’abbigliamento e i tir non aiutano e ci fermiamo spesso per dissetarci, incontrando numerosi motociclisti ugualmente provati dalle temperature.
 
La situazione finalmente cambia quando raggiungiamo Tolosa, essendo più vicini ai Pirenei. Da qui,seguiamo per Tarbes e Lourdes. L’aria di montagna mescolata con quella dell’oceano rendono la parte finale del viaggio decisamente piacevole. Cominciamo a vedere anche motociclisti a bordo di Special. Biarritz non è lontana.

Arriviamo a destinazione nel pomeriggio di giovedì. Il nostro albergo è una fattoria ristrutturata, la Ferme de Biarritz, e si trova in prossimità della Citè de l’Ocean e du Surf, dove c’è il modernissimo museo del Surf, progettato da Steven Holl. Soprattutto c’è la spettacolare spiaggia di Ilbarritz con scogli, faraglioni, onde e… surfisti.
 
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Una cosa che notiamo subito è che le giornate sono molto più lunghe e abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una serie di tramonti, di quelli che ti fanno pensare ai vari motivi per cui vale la pena continuare a vivere a Milano. La Road King si è finora rivelata un’ottima compagna di viaggio senza dare segni del minimo cedimento, senza contare che ha permesso di viaggiare in due carichi e comodi.

Nella serata di giovedì, il festival è entrato nel suo vivo con la mostra “Art Ride” al Garage Foch, dove si potevano ammirare foto, quadri e moto trasformate in veri oggetti d’arte.
 
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Un aspetto fondamentale della filosofia che caratterizza il Wheels and Waves è il viaggio e i Southsiders hanno studiato degli itinerari appositamente per l’occasione, munendo i presenti di una mappa con i tour e i diversi chilometraggi. E così, già nella giornata di venerdì, siamo andati tutti in Spagna per assistere all’evento più importante: la Punk’s Peak Race, in cima al monte Jeizkibel, a 450 m di altezza sopra il mare. Nonostante la strada non proprio entusiasmante, il panorama che troviamo all’arrivo è mozzafiato. Riusciamo a vedere quella che dovrebbe essere la città di Irun e l’oceano Atlantico. La quiete della montagna viene così spezzata dal susseguirsi di moto, anche se i cavalli e le mucche al pascolo non ne hanno risentito particolarmente.

La giornata di sabato è stata dedicata alla gita fuori porta. Si potevano scegliere due itinerari, entrambi tra i Pirenei: uno da 120 km con un tratto lungo la costa e uno da 250 km interamente nell’entroterra. Noi abbiamo scelto quello breve e per la prima parte. con l’aiuto della cartina, è andato tutto bene. Abbiamo attraversato alcuni paesini di campagna tipici della zona come Sare e St Peè, ma poi man mano che ci addentravamo nei Pirenei le indicazioni stradali erano sempre meno chiare. Anche il tragitto evidenziato non ci è stato di grande aiuto e così appena giunti su una superstrada, abbiamo deciso di andare aSan Sebastian, famosa città del nord della Spagna. Come ogni città iberica, è ricca di vita, i locali sono pieni e la gente mangia a tarde ore. Lo stile architettonico è simile a quello di Biarritz, solo più in grande.
 
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Riprendiamo la strada maestra e ci rechiamo verso le stradine di montagna che pensavamo di aver fatto all’andata, ovviamente sbagliando. Mentre sostavamo vicino a un ruscello, cercando di capire dove dovevamo andare, è passato un susseguirsi continuo di moto, rassicurandoci che eravamo sulla strada giusta. Li abbiamo quindi seguiti e insieme a loro ci siamo fermati ad un piccolo passo, dove tutti hanno parcheggiato per riposarsi e fare due chiacchiere. Si riparte comunque velocemente, ripassando per Sare e a Saint Pèe e poi di nuovo a Biarritz al Villaggio del Faro.
 
Per un festival così non poteva essere scelta effettivamente una meta più azzeccata di questa città, che ha accolto e vissuto con entusiasmo il weekend. Con una certa nostalgia, la domenica partiamo per Milano, sentendo già la mancanza di quei meravigliosi tramonti e della spensieratezza vissuta.
 
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A bordo della Road King riattraversiamo la Francia. Spezziamo il viaggio, fermandoci a Narbonne, città apparentemente piena di turisti ma in realtà deserta. Il giorno dopo, stanchi dell’autostrada, usciamo a Salon de Provence, dove ha vissuto ed è morto Nostradamus. Ci godiamo così il paesaggio della Provenza con i suoi viali e suoi paesini tipici. Arrivati ad Arles rientriamo in autostrada, facendo comunque prima un giro della città, famosa per l’arena romana in cui organizzano le corride senza uccidere i tori e dove ha trascorso parte della sua vita Vincent Van Gogh, che qui ha realizzato numerose opere famose come la camera da letto e il ponte. Vicino a Marsiglia cominciamo a vedere cartelli con la I di Italia, non manca molto al confine. Prima però ci concediamo una sosta a Montecarlo. L’intento sarebbe stato quello di ripercorrere il tracciato di Formula 1, ma ci siamo accontentati di passare lungo il famoso tunnel.

A questo punto ci dirigiamo verso l’Italia e il tragitto per l’autostrada ci permette di avere una bellissima veduta del golfo, con quel paesaggio che è tipico anche della Liguria. Se la brezza marina ci aveva accolto all’andata, l’afa milanese ci ha dato il bentornato.
 
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LA ROAD KING

Ma com’è andata la Road King? Come accennato prima, si è comportata bene. È il mezzo ideale per viaggiare in autostrada, macina, infatti, chilometri su chilometri senza problemi e anche per le strade secondarie, come quelle di montagna che abbiamo percorso, si è rivelata affidabile e confortevole. I consumi si sono mantenuti sui 17,56 km /l. La sua grandezza, inoltre, permette di far stare sempre comodi sia pilota che passeggero e questa è la sensazione che ci ha dato dopo averla usata intensamente per cinque giorni, percorrendo più di duemila chilometri. Bisogna quindi dire che è stata veramente un’ottima compagna di viaggio.

Giulia Guastoni

mercoledì 17 dicembre 2014

Harley-Davidson: distinguersi anche nell’abbigliamento

Giacche in pelle, capi tecnici, casual e sportivi ma anche accessori: il guardaroba Core offre soluzioni per ogni occasione, dai viaggi più impegnativi al tempo libero, incarna l’essenza del marchio americano
La nuova collezione Harley-Davidson Core 2015 è disponibile presso i concessionari della rete ufficiale, si parte con le proposte da uomo:
Harley-Davidson Triple Vent System Detonator Distressed Leather Jacket, una giacca di medio peso in pura pelle di bufalo, caratterizzata da un esclusivo effetto vintage.
Dotata di Triple Vent System: tre prese d'aria in punti strategici su ogni lato che consentono aerazione modulabile. Il capo è predisposto per accogliere protezioni tecniche, nella zona di gomiti e spalle. Profili in materiale riflettente 3MTM Scotchlite assicurano ottima visibilità del biker, toppe e ricami completano il look tipicamente “biker” di questa proposta. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 648,00 Euro.
Medallion Reflective Riding Jacket, giacca in tessuto tecnico impermeabile da 600 denari con fodera interna in misto poly. Quattro ampie aperture verticali con zip, due frontali e due posteriori, consentono di modulare la ventilazione. Spalle e gomiti sono provvisti di tasche per protezioni tecniche. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 425,00 Euro.
Heritage Nylon Bomber Jacket, giacca per il tempo libero dal taglio bomber, realizzata in spesso nylon e rifinita con collo, polsini e vita in tessuto elasticizzato. La chiusura principale è con cerniera, replicata anche sui polsini. Aperture a soffietto intorno alle spalle accompagnano i movimenti e rendono il capo ancora più confortevole. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 195,00 Euro.
Per la donna abbiamo proposte altrettanto interessanti, sia per la guida che per il tempo libero.
Rallyrunner 3-in-1 Leather Jacket, giacca in vera pelle con doppia lavorazione, piena e traforata, sottoposta a trattamento manuale per ottenere un delicato effetto vintage. Ulteriore caratteristica è la duplice colorazione, nera per il corpetto e bianca a contrasto per le maniche. Il capo è dotato di interno staccabile a maniche lunghe e cappuccio, che può essere indossato sia sotto la giacca per aumentarne la proprietà termica che come soluzione singola. Applicazioni in pelle e ricami Genuine personalizzano questa nuova proposta tre in uno. Taglie disponibili dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 622,00 Euro.
Agitator Leather Jacket, giacca in pelle di capra, leggera e morbida con fodera in tessuto poly-twill. Come soluzione da moto, è progettata per ospitare protezioni tecniche nella zona di gomiti e spalle. La vita è regolabile attraverso doppie fibbie che si integrano perfettamente al design del capo. Cuciture a contrasto, borchie decorative dal sapore vintage, ricami e toppa in pelle personalizzano con carattere la proposta. Taglie dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 517,00 Euro.
Airwing 3-in-1 Riding Jacket, giacca tecnica in nylon resistente all’acqua, caratterizzata da una finitura volutamente stropicciata. Proponendosi come soluzione 3 in 1, è dotata di interno staccabile in cotone/poliestere con cappuccio e maniche lunghe, che può essere indossato sia sotto la giacca che singolarmente. Quattro aperture con cerniera, due anteriori e due posteriori, permettono di modulare la ventilazione. Taglie dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 386,00 Euro.
fonte: motocorse.com

All'asta l'Harley per SuperSic Sarà consegnata a Verona

Collegandosi al portale di asta online CharitySars, sarà possibile aggiudicarsi la Harley-Davidson del portiere e capitano del Milan Christian Abbiati, personalizzata in ricordo di Marco Simoncelli. 
L’asta si chiuderà il 20 gennaio, data del ventottesimo compleanno del campione. Si tratta di un vero e proprio pezzo unico, modello Sportster 1200 Nightster messa a nuovo, con livrea speciale dedicata alla memoria dell’indimenticato campione di MotoGP che Abbiati, grandissimo appassionato di Harley-Davidson, ha deciso di mettere all’asta per sostenere proprio la Fondazione dell’amico Marco. Una moto del 2010 di soli 15.000 km, con speciale areografia 3D e con adesivi in rilievo. 

Chi offrendo di più si aggiudicherà l’asta, avrà inoltre l’opportunità di riceverla direttamente dal portiere rossonero che consegnerà il veicolo per il passaggio di consegna in occasione di un evento dedicato che si svolgerà a Verona tra il 23 e il 25 gennaio 2015, in concomitanza con il Motorbike Expo in Fiera. 
I proventi raccolti finanzieranno il progetto Casa Marco Simoncelli 58 per sostenere e promuovere progetti di solidarietà e cooperazione a favore di persone svantaggiate.
L'arena

domenica 14 dicembre 2014

All'asta la Harley Davidson di Christian Abbiati dedicata a Simoncelli

Da oggi collegandosi al portale di asta online CharitySars, è possibile aggiudicarsi la Harley-Davidson del portiere e Capitano del Milan Christian Abbiati, personalizzata in ricordo di Marco Simoncelli. L'asta si chiuderà il 20 gennaio, data del ventottesimo compleanno del campione.
Si tratta di un vero e proprio pezzo unico, modello Sportster 1200 Nightster messa a nuovo, con livrea speciale dedicata alla memoria dell'indimenticato campione di MotoGP che Abbiati, grandissimo appassionato di Harley-Davidson ha deciso di mettere all'asta per sostenere proprio la fondazione dell'amico Marco. Una moto del 2010 di soli 15.000 chilometri, con speciale areografia 3D e con adesivi in rilievo.
Chi, offrendo di più, si aggiudicherà l'asta, avrà inoltre l'opportunità di riceverla direttamente dal portiere rossonero che consegnerà il veicolo per il passaggio di consegna in occasione di un evento dedicato che si svolgerà a Verona tra il 23 e il 25 gennaio. I proventi raccolti finanziaeranno il progetto Casa Marco Simoncelli 58 per sostenere e promuovere progetti di solidarietà e cooperazione a favore dei soggetti svantaggiati.
adnkronos

H-D: Rally HOG, si comincia!

Harley-Davidson ha annunciato la location prescelta per il 24° HOG Rally, appuntamento in programma dal 18 al 21 giugno 2015: sarà la pittoresca regione dell’Andalucía, sulla costa sudoccidentale della Spagna, ad ospitare l’evento. Situato nei lussuosi dintorni di Puerto Sherry, tra Cádiz e Jerez, il Rally ospiterà per quattro giorni migliaia di motociclisti provenienti da tutta Europa.
inmoto.it

HOG Harley2
I biker potranno godere dunque del bel sole andaluso mentre attraverseranno le strade di campagna e i paesaggi mozzafiato della Spagna. Dai panoramici percorsi costieri che si affacciano sul Mar Mediterraneo alle montagne innevate della cordigliera Baetic, il rally del prossimo anno promette di essere davvero interessante.
Harley-Davidson e H.O.G. invitano gli appassionati di tutta Europa ad organizzarsi in anticipo per questo evento esclusivo, che sarà accessibile attraverso una preiscrizione e l’acquisto di biglietto.
Il rally promette gran divertimento per tutto il weekend: tra gli eventi, la possibilità di partecipare alle prove moto in sella alle ultime novità Harley-Davidson e la grande parata, uno degli spettacoli più attesi del fine settimana. Confermati anche la famosa Harley-Davidson Jumpstart, simulazione di guida, e il Custom Bike Show, contest di personalizzazioni.
Harley-Davidson e H.O.G. hanno creato insieme grandi eventi in Europa, Medio Oriente e  Africa, da quando la stessa H.O.G. è stata costituita nell’ormai lontano 1983. L’edizione di quest’anno si è svolta a Biograd, in Croazia.
«L’Andalucía è una location assolutamente incredibile per l’European H.O.G.® Rally 2015, ha dichiarato Michael Johnstone, Director of Regional Marketing Operations per Harley-Davidson Harley-Davidson Europe, Middle East e Africa. «Siamo lieti di accogliere migliaia di appassionati in questa regione così come di celebrare il loro incredibile sostegno nei confronti del marchiomotociclistico più iconico e famoso al mondo. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su iniziative ed eventi 2015».
Fiammetta La Guidara

venerdì 12 dicembre 2014

I fan Harley-Davidson alla Fortezza da Basso. Oltre 2.000 centauri da tutta la penisola


Chiusura col botto per la lunga stagione dei raduni Harley-Davidson. Oltre 2.000 appassionati delle moto più famose dʼAmerica hanno partecipato a Firenze, nella meravigliosa Fortezza da Basso, al National Winter Rally 2014, ultimo appuntamento dellʼanno dei raduni H.O.G. ‒ Harley Owners Group ‒ riservati ai soci ufficiali. Lʼevento di Firenze rappresenta la 19° edizione dei raduni H.O.G., circoli che in Italia sono raggruppati in 52 sottogruppi, i cosiddetti Chapter, tutti presenti nel capoluogo toscano.
Promosso da Chianti Chapter e Firenze Chapter, il National Winter Rally 2014 ha accolto centauri provenienti da tuttʼItalia, ma come un “imbucato” cʼera anche un fan che arrivava da Milwaukee, patria di Harley-Davidson. La partenza è avvenuta da ognuna delle 52 sedi italiane il venerdì sera, con tre tappe intermedie previste, a scelta, in Versilia, Ravenna e Perugia, ognuna offerta e organizzata dai relativi Chapter e Dealer. Lʼarrivo sabato a Firenze. Tra le iniziative, la raccolta fondi organizzata dal Chapter di Genova a favore delle popolazioni alluvionate della Liguria: “Noi X Voi”, il nome dellʼiniziativa
tgcom24

Harley Davidson LiveWire, non ci vorranno 50.000 dollari per averla

Harley Davidson LiveWire – Il COO di Harley Davidson Matt Levatich avrebbe rivelato il prezzo della nuova due ruote elettrica della casa motociclistica di Milwaukee, la LiveWire, presentata anche nel corso dell’ultima edizione dell’EICMA di Milano. Il prezzo, 50.000 dollari, è stato reso pubblico dal Milwaukee Journal Sentinel, che era presente alla riunione del Wisconsin Sustainable Business Council, e dove il giornale parafrasando le parole di Levatich avrebbe dedotto che la Harley Davidson LiveWire arriverà sul mercato al doppio del prezzo atteso, invece, dai clienti del marchio statunitense. Nonostante la notizia abbia fatto il giro del web la Harley Davidson ha voluto immediatamente correggere il Sentinel dicendo che nessun esponente interno alla casa motociclistica avrebbe potuto dare un prezzo potenziale alla LiveWire, dato che non è ancora certa una sua produzione di serie.
Ci sarebbero due motivi per cui l’Harley Davidson Livewire avrà difficoltà ad andare in produzione. Primo. La casa motociclistica di Milwaukee ha dotato il suo prototipo di una batteria elettrica di piccole dimensioni, almeno per gli standard di mercato, e, quindi, una batteria sufficiente per gestire solo i test ride più brevi. Inoltre, i requisitidell’Harley Davidson LiveWire sono molto più bassi di quelli di cui una vera moto avrebbe bisogno per soddisfare i consumatori e il mercato in cui verrebbe presentata. Due. Harley Davidson ha voluto mantenere basso il pesodella LiveWire attraverso l’uso di batterie molto leggere che riducono il peso complessivo del prototipo. Poiché le batterie rappresentano anche  la maggior parte dei costi sui motocicli elettrici la LiveWire sarebbe in realtà una moto abbastanza a buon mercato da produrre, avendo una stima di soli 7 kWh. Gli attuali problemi finanziari  della Mission Motorcycles, che ha aiutato la Harley nella progettazione e nella costruzione del prototipo e che ha un ruolo enorme nei piani di produzione della LiveWire, costringerebbero, però, la Harley-Davidson a trovare quanto prima un altro partner, scelta che potrebbe significare enormi battute d’arresto al calendario di produzione del LiveWire.
Per quanto riguarda i 50.000 dollari sarebbe una sorpresa vedere la Harley Davidson posizionare la sua LiveWire a quel prezzo di partenza dato che è ovvio che la casa motociclistica a stelle e strisce non ha ancora costruito una moto che possa garantire un prezzo così elevato, almeno secondo gli esperti di mercato.
motorionline.com

Che Guevara e 'I diari della motocicletta': un itinerario a Cuba

Una visita di Cuba con una guida d’eccezione nei luoghi di Ernesto Che Guevara
Sembra una proposta dedicata ai nostalgici quella lanciata dal figlio più giovane del Che, Ernesto Guevara, che offre itinerari sulle orme de ‘I diari della motocicletta’ lungo l’Isla Grande. 

Il tour viene proposto rigorosamente sulle due ruote, per richiamare La Poderosa cavalcata dal Che, anche se in versione più lussuosa, dato che ora si tratta di una Harley Davidson. 

Tra le tappe, il quartier generale del Che e il mausoleo di Santa Clara, con pernottamenti proposti in strutture di lusso e la guida dello stesso Ernesto Guevara.
ttgitalia.com

lunedì 8 dicembre 2014

Harley-Davidson: viaggi da sogno negli USA. Intervista a Bob Lonardi (video)


Bob Lonardi, direttore di Bikers American Dream, è il responsabile dei viaggi autorizzati di Haley-Davidson Italia. Bob ci racconta perché scoprire gli States con una Harley ha un fascino unico, che fa scoprire l'America più vera e autentica nella sua grande diversità
Nella nostra intervista vengono sfatati alcuni luoghi comuni, mentre si celebrano gli aspetti che rendono indimenticabile un viaggio in moto nel Nord America. Non è la destinazione che conta, ma il viaggio che viene fatto a rendere unica questa esperienza.

I percorsi americani con l'Harley-Davidson toccano i principali temi del mito USA: dall'Ovest dell'epopea della Frontiera alla Route 66, dalla strada del Blues ai grandi Raduni di Daytona e Sturgis, fra paesaggi mozzafiato, canyon di rocce rosse e praterie sconfinate.

Conte d'Aragona ritrova l'Harley-Davidson amata da Don Johnson

Gelasio Gaetani d'Aragona in sella alla sua Harley-Davidson
Era sparita 7 anni fa. Oggi a distanza di tempo Il conte Gelasio Gaetani d'Aragona ha ritrovato la sua storica Harley-Davidson, un cimelio museale, non più in commercio, acquistata negli anni '70 in Inghilterra, inseguendo i sogni di 'Miami Vice' e 'Easy Rider'. Il noto wine maker e produttore di Montalcino ha raccontato all'ADNKRONOS di ''essere felicissimo di questo ritrovamento. In fondo tutta la mia esistenza è stata scandita da lunghi viaggi in moto, in sella alla mia Harley-Davidson. Soprattutto da Londra a Roma, ma anche in Africa, in Medio Oriente''.
''Ma quello che è più curioso è aver incontrato, dopo molti anni, i miei attori-icona, Peter Fonda, interprete di 'Easy Rider' e Don Johnson, protagonista della serie tv 'Miami Vice' - ha proseguito - e aver percorso in lungo e in largo l'Italia con le nostre meravigliose moto''. Ha giocato in casa con Peter Fonda, Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona. L'attore, infatti, era un cugino acquisito, avendo sposato il padre Henry, una zia del conte d'Aragona, Afdera Franchetti.
''Peter ci veniva a trovare in moto a Roma. Ed io e i mie fratelli lo osservavamo, compiaciuti, ma forse anche un pò invidiosi, dalle finestre di palazzo Lovatelli. Conobbi, invece, Don Johnson in Toscana, mi era stato presentato dai miei amici Ferragamo. Il detective Sonny Crockett era ospite presso nella tenuta del Borro. Aveva deciso di conoscere le grandi aziende vinicole della Toscana in moto, in Harley -Davidson, naturalmente''.
''Don Johnson amava particolarmente il mio modello una 'Springer Soft Tail' con targa inglese - ha proseguito il conte d'Aragona- Ricordo che, dinanzi ad un ottimo bicchiere di rosso, mi confessò che ne avrebbe, presto, acquistata una simile, per girare per le strade della California, dove, da lì a poco, avrebbe aperto un ristorante vietnamita''.
''Ricordo che giravamo senza casco. Ma la polizia ci fermò - ha ricordato - Ci chiesero la carta d'identità, volevano sequestrare le moto. Cercai di spiegare che dinanzi a loro c'era l'incorruttibile detective Sonny Crockett di 'Miami Vice'. Pochi minuti per convincerli dell'affidabilità della mia difesa. Controllarono documenti e le foto e ci lasciarono partire con tanto di saluto e sugli attenti''.
''Ed ora festeggerò il ritrovamento della mia Harley-Davidson, con il mio amico avvocato Franco Nissi, dello studio Marco Agalbato e una nuovo viaggio -ha proseguito il conte d'Aragona, in tour in Italia con l'ultimo libro 'Vini, amori' scritto con Camilla Baresani - magari in Africa, alla ricerca delle terre della Dancalia, che mio nonno il barone Raimondo Franchetti scoprì tra il 1928 e il 1929. Terre amate e mai dimenticate. Nel loro ricordo mi nonno chiamò i figli con nomi 'africani' Lauretana, Lorian, Afdera, Raimondo Nanuk''.
adnkronos

All'asta la Harley-Davidson di Jerry Lee Lewis

La Harley Duo Glide FLH è in ottimo stato di conservazione
Potrebbe anche raggiungere lo stratosferico pezzo di un milione di dollari. E c'è da credere che gli appassionati facoltosi non mancheranno di rilanciare. Se sul piatto c'è la Harley-Davidson Duo Glide FLH del 1959 appartenuta a Jerry Lee Lewis per 55 anni, la platea dell'asta organizzata dalla Mecum nella quale sarà venduta sabato 24 gennaio a Kissimmee in Florida sarà da tutto esaurito, come per i concerti dello storico interprete di Great balls of fire.
Jerry Lee Lewis e la moglie Myra sulla Harley in una foto d'epoca
Jerry Lee Lewis e la moglie Myra sulla Harley in una foto d'epoca
A ELVIS SOLO LA SECONDA — La moto corredata di serbatoio bicolore bianco/nero e borse laterali (ma quelle che si vedono nelle foto d'epoca sono nere) è sempre appartenuta alla leggenda del rock'n'roll senza passare per altre mani. Infatti lo stesso Jerry Lee Lewis ha raccontato che la Harley aveva preparato due Duo Glide FLH per le leggende del momento. La prima andò a lui; Elvis Presley si dovette accontentare della seconda. La moto è stata prelevata direttamente nella casa del musicista a Nesbit in Missouri. Prima dell'incanto la Harley farà un vero e proprio tour come una rock star. Questa settimana è a Austin in Texas. Poi all'inzio di gennaio si sposterà a Las Vegas. Quindi dal 16 in Florida. E poi nel garage o nel salotto del nuovo proprietario.
 Alessandro Conti - Gazzetta.it