venerdì 15 agosto 2014

Harley-Davidson, il ritorno della Road Glide a grande richiesta dei fan

Torna dopo due anni la viaggiatrice della Casa di Milwaukee, antipasto della gamma 2015: ora ha l’Abs di serie e le sospensioni posteriori ribassate a regolazione manuale

La Harley-Davidson Road Glide Special 2015    

 

A grande richiesta, Harley-Davidson rilancia il Road Glide. Al Motorcycle Rally di Sturgis, in Dakota del Sud, è stato presentato il rifacimento della moto uscita dal listino nel 2013, gustoso antipasto della gamma H-D in uscita il prossimo anno. Equipaggiato col classico bicilindrico a V Twin Cam da 103 pollici cubici (circa 1690 cmc) e rinfrescato nell’aspetto, il Road Glide Special mantiene un legame con la tradizione grazie al caratteristico Shark Nose introdotto per la prima volta su questo modello nel 1999 ma nato oltre venticinque anni prima e utilizzato sulla FLT Tour Glide del 1979.

migliorie tecniche
— 
Studiata in galleria del vento, la nuova carenatura ancorata sul telaio della Road Glide Special è stata ridisegnata con tripla presa d’aria Splitstream per ridurre sensibilmente gli scuotimenti della testa, garantendo sempre un flusso d’aria confortevole, in particolar modo nei lunghi viaggi. La nuova Road Glide Special (il cui prezzo è ancora da definire) beneficia del pacchetto di migliorie introdotte col Project Rushmore del 2014: fari con ottica riflettente a LED e sistema infotainment di alta qualità Boom Box 6.5GT con touchscreen e sistema di navigazione GPS migliorano il comfort di bordo, mentre la sicurezza di guida è assicurata dall’Abs a controllo elettronico, e dalle sospensioni posteriori ribassate a regolazione manuale. Non mancano infine le borse rigide laterali con apertura one-touch.
 Marco Gentili - gazzetta.it

Rai 1 Easy Driver 110° Anniversary Harley Davidson (video)

'Una rubrica di viaggi in moto in Italia? In Salento la prima puntata'


Roberto Parodi immagine tratta dal web
Dal Salento. Una laurea in ingegneria meccanica in tasca, il lavoro presso una finanziaria internazionale e due grandi passioni: la motocicletta e i viaggi. Passioni che lo hanno portato a visitare a bordo della sua Harley Davidson, partendo dall’Italia, posti lontani come India, Pakistan, Algeria, Sudafrica, Marocco e non solo.

Parliamo di Roberto Parodi, come detto prima, ingegnere, manager, viaggiatore, ma anche giornalista e scrittore.

Sono numerose le collaborazioni che vanta con i più importanti periodici di settore tra cui Motociclismo, Riders, Giudizio Universale, Freeway Magazine e Low Ride Magazine e, soprattutto, tanti i libri scritti: “Il Cuore a due cilindri”, saggio sul mondo Harley-Davidson in Italia; “Scheggia”, romanzo on-the-road, che parla di tre amici; “Controsole”, sempre un romanzo, che racconta di un padre motociclista estroverso e originale; “Un giro lungo una vita”, una pubblicazione sulle trenta moto che hanno segnato la loro epoca dal dopoguerra ad oggi; “Chiedi alla strada”, che conclude la trilogia di Scheggia, il protagonista dei libri precedenti, che questa volta affronta un ultimo grande viaggio, portando dentro di sé i problemi che non ha ancora risolto e “Harley-Davidson, 110 anni di Mito”,  opera composta da cinque volumi ampiamente illustrati di 150 pagine l'uno che descrive la storia del marchio raccontata attraverso le cinque grandi famiglie di modelli: Sportster, Dyna, Softail, Touring e V-Rod.  

Infine, se ancora non bastasse, Roberto Parodi è l’ideatore e conduttore della trasmissione, trasmessa sul canale Mediaset, Italia2, “Born to Ride”, programma incentrato sulle motociclette, sui viaggi e sugli stili di vita che propone in ogni puntata un viaggio compiuto a bordo della moto, utilizzando il tutto per raccontare luoghi e storie.

In questi giorni si trova in Salento per trascorrere un po’ di ferie e ci siamo permessi di disturbare il suo riposo per un’intervista alla quale, con molta gentilezza, non si è sottratto.

È la prima volta che si reca in Salento? Perché ha scelto questa terra?
È la prima volta che visito questa bellissima terra che ho scelto perché con mia moglie Giovanna stiamo visitando degli amici. L’unica pecca è che non siamo potuti venire in moto (c’è anche mia figlia Fiammetta!).

Quali sono gli itinerari ammirati nel corso di questa permanenza e cosa l’ha colpita di più?
Abbiamo visitato il Gargano prima, poi qui la Piana e gli ulivi di Campi Salentina dove eravamo ospiti dell’eminente Prof, Alfredo Calabrese, bibliofilo e storico del Salento nella sua bellissima casa museo. Ora siamo sulla costa adriatica a Spongano presso amici. Bellissime le coste sabbiose joniche di Punta della Suina e di Punta Prosciutto e anche sull’Adriatico, Porto Badisco, ma ancora abbiamo molto da vedere.

Ha avuto modo di degustare le pietanze salentine? Quali sono quelle che ha maggiormente apprezzato? Forse la domanda sarebbe stata più adeguata per Sua sorella Benedetta…
Adoro i ciceri e tria, e le cozze che qui sono molto più grandi e saporite che al nord. Poi la peperonata e la parmigiana.

Domanda un po’ amara. In estate aumentano i morti sulle strade e la maggior parte viaggiano a bordo di motociclette. Lei con la sua moto compie viaggi intercontinentali. Quali consigli si sente di dare ai centauri per fare in modo di evitare i sinistri?
Il motociclista dipende dagli altri utenti della strada più dell’automobilista e per questo deve pagare uno scotto di maggior pericolo e maggiore attenzione. Io sono un motociclista che va piano. Ho imparato ad andare piano nei miei viaggi intercontinentali, dove fare strada è la cosa più importante che farla velocemente. Perciò ho sempre considerato la velocità come qualcosa che affatica e aumenta il rischio. Il mio suggerimento è quindi andare piano: ne godrà la vostra moto che sarà meno sforzata, ed eviterete incidenti aumentando il vostro tempo utile di reazione. La colpa spesso è degli altri che non vedono le moto: mettiamoci in condizione di prevedere i loro errori.

Lei è il conduttore della trasmissione ‘Born to Ride’ nella quale fa conoscere i luoghi più belli e suggestivi del mondo. Farebbe lo stesso format dedicandolo esclusivamente all’Italia visto che in tanti, italiani soprattutto, non conoscono bene il nostro Paese?
La mia trasmissione ha una caratterizzazione spiccata sui viaggi avventura e in posti remoti e spesso pericolosi. I miei spettatori si aspettano questo da me quindi penso che il viaggio all’estero (Africa Asia etc) sarà sempre il cuore della trasmissione. Tuttavia sarebbe interessante inserire una rubrica sui luoghi più misteriosi e suggestivi d’Italia da visitare in moto. La scelta non mancherebbe e il meraviglioso Salento sarebbe certamente nella prima puntata!

I prossimi appuntamenti con Roberto Parodi sono a settembre con l’uscita del suo nuovo libro “Manuale di Viaggio per motociclisti overland” edito da Mondadori e poi, naturalmente, la prossima serie di “Born To Ride” su Italia2.

Grazie e ricambiamo con lo stesso saluto con il quale ci congeda. Buona Strada! 
leccenews24.it

giovedì 14 agosto 2014

5° RADUNO HARLEY DAVIDSON Il 13/09/2014 Noventa Vicentina, VI, Italia

fonte: motoraduni.it
Tipo evento: motoraduno
Organizzatore: HD BOYS Noventa Vicentina
Email. gianniandretto@gmail.com
Tel. 3482907867
Evento dedicato Harley-Davidson

5° Raduno possessori Harley Davidson a Noventa Vicentina (VI) Vi aspettiamo nella splendida cornice di Villa Barbarigo, Sabato 13 settembre ore 14,30, con partenza del motogiro organizzato da HD BOYS- Noventa, comune Noventa, pro-loco, e comitato Caselle. Il percorso si svolgera' sui colli Berici-Euganei, con sosta presso la cantina Facchin e degustazione dei loro vini; seconda sosta nella magnifica piazza della citta' di ESTE (PD) con aperitivo e mostra delle moto; rientro a Noventa, per trascorrere la serata con cena in piazza, lotteria e spettacolo musicale con il gruppo rock degli ANTARTIKA

domenica 10 agosto 2014

Harley-Davidson XR1200: McWilliams vince Gara 1 a Indy

La classe, il talento, la manetta non ha età. Jeremy McWilliams, 50 anni compiuti, una prestigiosa e lunghissima militanza nel Motomondiale reinventandosi nell’ultimo triennio ‘road racers’ (successo all’esordio tra le SuperTwins alla North West 200 nel 2012, ‘bis’ lo scorso anno), si è aggiudicato all’Indianapolis Motor Speedway la vittoria in Gara 1 della Vance & Hines Harley-Davidson Series, monomarca su base Harley-Davidson XR1200 sanzionato ufficialmente dall’AMA Pro Road Racing. Proprio in questa categoria laureatosi Campione 2010 nel Regno Unito, ‘Jezza’ a Indy ha ripetuto l’exploit dello scorso anno conquistando la terza vittoria nella serie d’Oltreoceano dopo le precedenti affermazioni del 2010 al Barber Motorsports Park di Birmingham e, per l’appunto, di dodici mesi or sono sempre a Indy, sempre nell’ambito del Red Bull Indianapolis Grand Prix della MotoGP.
Scattato dalla pole grazie al riferimento cronometrico di 1’49″370 conseguito nel turno unico di qualifiche ufficiali, McWilliams ha condotto la contesa in tutti e dieci i giri previsti, ma dovendo rispondere a ben tre avversari racchiusi (consuetudine nel monomarca XR1200) in una manciata di centesimi all’esposizione della bandiera a scacchi: Ben Carlson, Kyle Wyman ed il talentuoso malese Ramdan Rosli, come ‘Jezza’ wild card d’eccezione patrocinato da Petronas nel tentativo di ripetere i risultati conseguiti dal suo predecessore Hafizh Syahrin (oggi presenza fissa del Mondiale Moto2) proprio a Indianapolis. Nell’arco della corsa McWilliams, di esperienza e con una strategia studiata nel dettaglio a motori spenti, ha resistito ai tentativi di sorpasso dei rivali presentandosi in trionfo alla ‘Brickyard’, accolto con un fragoroso applauso al suo arrivo nella celebre ‘Victory Lane’.

Per McWilliams terzo centro in carriera nell’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series e la seconda di fila con la XR1200 iscritta da Harley-Davidson of Bloomington e preparata da Warr’s Harley-Davidson, completano il podio Ben Carlson (2° per soli 83 millesimi!) e Kyle Wyman, terzo a precedere un sorprendente Ramdan Rosli. Attualmente impegnato nel CEV Moto3 con una KTM RC 250 R di Petronas AHM Malaysia/Team Stylobike, grazie ad una ‘borsa di studio’ del munifico colosso petrolifero Petronas il talentuoso pilota malese è in gara questo weekend a Indianapolis e, alla prima presa di contatto con la Harley-Davidson XR1200 preparata dal Kyle Wyman Racing, ha concluso quarto assoluto rientrando nel poker di testa in corsa per la vittoria.
Gara al di sotto le aspettative invece per il Campione in carica ed ex-vincitore della 200 miglia di Daytona (con trascorsi da wild card in MotoGP con la CRT di Attack Performance) Steve Rapp, quinto ma pur sempre davanti ai duellanti al titolo: il capoclassifica di campionato (vincitore quest’anno della Daytona 200 su Triumph) e Campione 2010 Danny Eslick ha concluso 7° proprio davanti a Tyler O’Hara, ora a -7 nella generale.

Da segnalare in 21esima posizione Shelina Moreda, l’unica motociclista al via con una XR1200 del Chili Pepper Racing. Domani alle 15:30 locali la partenza di Gara 2 subito dopo la conclusione della corsa riservata alla MotoGP.
AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series 2014
Indianapolis Motor Speedway, Classifica Gara 1
01- Jeremy McWilliams – Harley-Davidson of Bloomington – Harley-Davidson XR1200 – 10 giri in 21’34.396
02- Ben Carlson – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 0.083
03- Kyle Wyman – KWR Millennium Technologies – Harley-Davidson XR1200 – + 0.428
04- Ramdan Rosli – Petronas KWR – Harley-Davidson XR1200 – + 0.856
05- Steve Rapp – Suburban Motors Harley Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 1.758
06- Travis Wyman – Harv’s Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 18.577
07- Danny Eslick – Ruthless Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 18.580
08- Tyler O’Hara – Josh Chisum Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 20.323
09- Hayden Schultz – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 20.351
10- David Estok – Thrashed Bike Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 28.203
11- Josh Chisum – Josh Chisum Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 34.911
12- Darren James – Trev Deeley Motorcycles – Harley-Davidson XR1200 – + 35.440
13- Nick Hansen – Aerostar Global Suburban Motors – Harley-Davidson XR1200 – + 46.921
14- Brice Cooper – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 47.081
15- Ryan Christian – Trackside Suspension & Engineering – Harley-Davidson XR1200 – + 1’04.020
16- Joseph Rozynski – Sirius XM Radio Sound Waves – Harley-Davidson XR1200 – + 1’12.216
17- Rob McLendon – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 1’12.315
18- Brian Mullins – National Cylinder Head’s – Harley-Davidson XR1200 – + 1’20.701
19- Paul James – Hoban Cycle Spectro Oils – Harley-Davidson XR1200 – + 1’23.283
20- Sam Rozynski – Sirius XM Radio Sound Waves – Harley-Davidson XR1200 – + 1’25.178
21- Shelina Moreda – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 1’34.875
Alessio Piana
in http://www.bikeracing.it/ama/141127_harley-davidson-xr1200-mcwilliams-vince-gara-1-a-indy/ 

sabato 9 agosto 2014

Nuova Harley Davidson Road Glide 2015 prezzo e dati tecnici

Harley Davidson in questi anni ha saputo affermarsi anche in Italia con una gamma di modelli, di alta e medio alta cubatura, davvero piacevoli e di grande presa. Tra le novità per il 2015 c’è  la nuova Harley Davidson Road Glide Special.

La Road Glide torna nel listino ufficiale Harley dopo una breve assenza: in questa edizione 2015 sono stati, in parte, applicati i concetti dei miglioramenti messi in atto nel 2014 dalla casa di Milwaukee sui modelli a due cilindri di gamma alta; questa serie di miglioramenti fanno tutti parte del progetto Rushmore che non solo ha coinvolto dealers di tutto il mondo ma anche utilizzatori finali delle Harley che hanno consigliato miglioramenti e modifiche che poi sono state applicate su alcuni modelli.

Il motore Twin Cam 103 (1.690 cc.)

Il motore che equipaggia la Road Glide fa parte della famiglia Twin Cam 103 (1.690 cc.) ma, in questo caso, non ha il raffreddamento delle teste a liquido (come nelle ultime Harley presentate nel 2014) anche perché manca nella Roda Glide il posto (dietro i robusti paracolpi) per celare i radiatori di raffreddamento del liquido che lambisce le testate. Il raffreddamento non è quindi misto aria – liquido ma è stato mantenuto il classico flusso dell’aria attraverso le alette della parte termica, secondo la più consolidata tradizione del due cilindri americano; le doti di coppia e potenza ai bassi e medi regimi rimangono qualità inimitabili anche di questa Road Glide che ha poi nella trasmissione finale a cinghia un ulteriore ausilio alla morbidezza generale di marcia, sempre molto piacevole alle basse velocità quando si apprezza il sound inimitabile del due cilindri di 45 gradi.

Comunque, modalità di raffreddamento a parte, in questo modello 2015, Harley Davidson ha proposto anche nella ciclistica alcune importanti modifiche: le sospensioni sono ampiamente e facilmente regolabili mentre la frenata è assistita (di serie) dall’orami irrinunciabile ABS. L’imponente e ampio cupolino anteriore è fissato al telaio e ospita una doppia ottica a Led, incorporando una tripla presa d’aria Splitstream che dovrebbe, secondo le informazioni ufficiali rilasciate dalla Harley, ridurre notevolmente lo scuotimento della testa del guidatore, regolando i flussi di aria, sempre critici quando si formano turbolenze indesiderate dietro le carenature frontali di ampie dimensioni. Nella parte interna del cupolino la Road Glide cela una ricca strumentazione completata da un video touch screen che controlla il navigatore GPS con i comandi replicati sul manubrio; la dotazione di serie di questa Harley model year 2015 comprende poi le borse laterali rigide e il Cruise Control.

L’imponenza generale di questa Harley Davidson 1.690 (questa la cubatura in centimetri cubi) è notevole ma come per tutti i modelli della casa americana al di là di pesi e misure ragguardevoli, la maneggevolezza e la facilità di guida sono le caratteristiche migliori; la possibilità poi di arricchire anche la road Glide 2015 con i tanti accessori del listino Harley (e anche di cataloghi after market) permette a ogni fortunato possessore di queste due cilindri americane di creare e cullare una propria unica e inimitabile Harley Davidson.

Il prezzo di listino della Road Glide edizione 2015 non è stato ancora comunicato anche se, con buona approssimazione, questo modello di alta gamma sarà posizionato oltre i 30.000 Euro.

fonte: http://moto.infomotori.com/articolo/novita/24005/nuova-harley-davidson-road-glide-2015-prezzo-e-dati-tecnici/

Harley-Davidson XR1200: Jeremy McWilliams in pole a Indy

Per il quarto anno consecutivo nell’ambito del Red Bull Indianapolis Grand Prix della MotoGP scendono in pista all’Indianapolis Motor Speedway i protagonisti dell’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series, monomarca su base Harley-Davidson XR1200 opportunamente preparate con un Kit di Vance & Hines, serie dal 2010 a tutti gli effetti sanzionata dall’AMA Pro Road Racing con la partecipazione costante di tanti celebri protagonisti del motociclismo americano (e non solo): dall’ultimo vincitore della 200 miglia di Daytona (ed attuale capoclassifica di campionato) Danny Eslick a Steve Rapp passando per Tyler O’Hara, Kyle Wyman e Jeremy McWilliams. Proprio ‘Jezza’, trascorsi importanti in MotoGP e 250cc, già Campione tra le XR1200 nel Regno Unito, a 50 anni compiuti ha ribadito che la classe non ha età nel turno unico di qualifiche ufficiali del venerdì pomeriggio facendo registrare una sensazionale pole position in 1’49″370, soltanto 63/1000 di vantaggio rispetto al Campione in carica ed ex-vincitore della 200 miglia di Daytona, Steve Rapp.
Per il secondo anno di fila al via di Indianapolis in qualità di wild card con una XR1200 messa a disposizione da Harley-Davidson of Bloomington ed iscritta da Warr’s Harley-Davidson, l’esperto pilota nordirlandese vincitore nel biennio 2012-2013 tra le SuperTwins alla North West 200 dopo il miglior crono conseguito nelle prove libere della mattinata si è ripetuto nelle qualifiche confermando il feeling particolare con la XR1200: lo scorso anno, dopo un secondo tempo nelle ufficiali, conquistò infatti la vittoria in Gara 1, bissando il trionfo conseguito nel 2010 al Barber Motorsports Park di Birmingham sempre da wild card.
Due gare in programma a Indy
Nelle due gare in programma a Indy tra sabato 9 e domenica 10 agosto McWilliams punta senza mezzi termini a ripetersi pur dovendo fare i conti con alcuni dei principali protagonisti del monomarca Harley-Davidson: accanto a lui in prima fila prenderanno il via il già menzionato Campione in carica a sua volta dai trascorsi in MotoGP (un paio di wild card con la Attack Performance) Steve Rapp e Ben Carlson (Suburban Motors Harley Davidson), aprirà la seconda il bi-Campione Daytona SportBike, vincitore della 200 miglia di Daytona e primo Campione della XR1200 Series Danny Eslick, quarto scontando tuttavia soli 394/1000 dal poleman McWilliams. L’attuale portacolori Riders Discount Triumph nella DSB cercherà nelle due gare di rafforzare il proprio vantaggio in classifica di 6 punti rispetto a Tyler O’Hara, qualificatosi sesto tra Gage McAllister (5°) ed i fratelli Kyle (7°) e Travis (8°) Wyman.
Cercando di ripetere le gesta del connazionale Hafizh Syahrin, vincitore lo scorso anno di Gara 2 e oggi impegnato nel Mondiale Moto2 con la KALEX del Petronas Raceline Malaysia, il giovane malese Ramdan Rosli all’esordio tra le Harley-Davidson si è qualificato 9° con la XR1200 preparata dal Kyle Wyman Racing e vestita con i colori Petronas, suo main sponsor nel CEV Moto3 con una KTM RC 250 R iscritta da Petronas AHM Malaysia (Team Stylobike).
Shelina Moreda
Prenderà il via dalla diciottesima casella invece Shelina Moreda, unica motociclista al via e recentemente impegnata insieme a Melissa Paris alla 4 ore di Suzuka con una Honda CBR 600RR di SynergyForce e Moriwaki Engineering, da sempre al via dell’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series ed in questa circostanza con una XR1200 del Chili Pepper Racing.
AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series 2014
Indianapolis Motor Speedway, Classifica Qualifiche
01- Jeremy McWilliams – Harley-Davidson of Bloomington – Harley-Davidson XR1200 – 1’49.370
02- Steve Rapp – Suburban Motors Harley Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 0.063
03- Ben Carlson – Suburban Motors Harley Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 0.120
04- Danny Eslick – Ruthless Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 0.394
05- Gage McAllister – Folsom H-D – Harley-Davidson XR1200 – + 0.892
06- Tyler O’Hara – Josh Chisum Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 0.928
07- Kyle Wyman – KWR Millennium Technologies – Harley-Davidson XR1200 – + 1.168
08- Travis Wyman – Harv’s Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 1.818
09- Ramdan Rosli – Petronas KWR – Harley-Davidson XR1200 – + 2.305
10- Hayden Schultz – Chili Peppe Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 2.378
11- Darren James – Trev Deeley Motorcycles – Harley-Davidson XR1200 – + 2.677
12- Josh Chisum – Josh Chisum Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 2.721
13- David Estok – Thrashed Bike Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 3.175
14- Nick Hansen – Aerostar Global Suburban Motors – Harley-Davidson XR1200 – + 4.929
15- Brice Cooper – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 4.945
16- Sam Rozynski – Sirius XM Radio/Sound Waves – Harley-Davidson XR1200 – + 7.018
17- Joseph Rozynski – Sirius XM Radio/Sound Waves – Harley-Davidson XR1200 – + 7.837
18- Shelina Moreda – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 8.736
19- Paul James – Hoban Cycle Spectro Oils – Harley-Davidson XR1200 – + 9.121
20- Rob McLendon – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – + 9.233
21- Ryan Christian – Trackside Suspension & Engineering – Harley-Davidson XR1200 – + 9.615
22- Brian Mullins – National Cylinder Head’s – Harley-Davidson XR1200 – + 10.732
23- Jerrett Martin – CPL Systems – Harley-Davidson XR1200 – + 12.211
24- Aaron Borello – Air Ground Xpress – Harley-Davidson XR1200 – + 14.353
25- Jon Foy – Jupiter Cycle Racing – Harley-Davidson XR1200 – + 14.650
Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

fonte: http://www.bikeracing.it/ama/141069_harley-davidson-xr1200-jeremy-mcwilliams-in-pole-a-indy/

Si schianta con la sua Harley contro un’auto: muore 49enne

È morto sul colpo Gianantonio Ghisi, il 49enne di Montichiari che la sera di venerdì 8 agosto viaggiava in sella alla sua Harley Davidson a Barcuzzi di Lonato. Fatale lo schianto contro un’Audi A3 che si è immessa sulla sp 11 mentre nell’altro senso di marcia arrivava la compagnia di motociclisti. Per Gianantonio non c’è stato nulla da fare. È morto davanti agli occhi degli amici. Grave anche la donna di origini albanesi a bordo dell’Audi.
corriere.it

giovedì 7 agosto 2014

20th HARLEY-DAVIDSON MEETING RUHRPOTT Il 10/08/2014 Hattingen, Germania


Tipo evento: motoincontro
Sito www.harley-meeting-ruhrpott.de
Evento dedicato Harley-Davidson

ACHTUNG - Neue Location:
LWL-Industriemuseum Henrichshütte Hattingen

Appuntamenti: FERRAMBURGER IN HARLEY DAVIDSON 17 AGOSTO 2014 Castiglion Fiorentino

 
Serata in stile anni 50 a Castiglion Fiorentino (AR) in collaborazione con:
  • Garden Castiglion Fiorentino
  • Harley-Davidson Perugia 
  • Perugia Chapter 
Aperitvo + cena ( patatine fritte hamburger birra e biscotto ) 15 euro.
Possibilità di organizzare un piccolo RUN pre-cena.
 
Per info:
Mirco Tripponcini (TRIP) Cell. 348 77 03 821
 

Harley, il classico vola alto

Le Harley-Davidson continuano a correre e fanno registrare nel secondo trimestre un utile netto di 354,15 milioni dollari o 1,62 dollari per azione, oltre le attese degli analisti, rispetto ai 271,74 milioni dollari o 1,21 dollari per azione di un anno fa.
I ricavi di moto e prodotti correlati sono aumentati a 1,83 miliardi dollari dai 1,63 miliardi dollari, mentre Harley-Davidson ha rivisto al ribasso le stime dell’anno sulle consegne.

repubblica.it

Harley-Davidson Low Rider: tra le più facili H-D di sempre

a cura della redazione motociclismo.it



PARTIAMO DAL MITO
La prima moto che prendiamo in esame, manco a farlo apposta, è quella che porta il nome più popolare per il genere, Harley-Davidson, e il modello scelto per la comparativa è la Low Rider 16.900 euro.
La posizione di guida forse un filo troppo raccolta non convince tutti, in compenso nel misto è una delle più maneggevoli HD mai guidate dai tester di Motociclismo, addirittura più intuitiva delle piccole Sportster. Efficaci le sospensioni e i freni (ma l'ABS non è dei più sofisticati), motore non nerboruto ma capace di tenere bene il passo se mantenuto allegro. 1.690 cc; 60,70 CV rilevati alla ruota (il motore meno potente della comparativa), sono sparite le vibrazioni e l'erogazione si è ammorbidita. Questo in generale ma soprattutto in rapporto a certi precedenti motori di Milwaukee. In compenso è uno dei propulsori meno assetati della prova: 16,46 km/l di media. Scarico 2-in-1: Sound corposo ma non fastidioso. Certo, il vecchio vocione H-D è un ricordo, sempre se tutto si lascia di serie...

mercoledì 6 agosto 2014

MotoCult: l'Harley Davidson FXR Super Glide di Bruce Willis in Pulp Fiction

Un uomo esce da uno scantinato dove è stata appena consumata una delle più brutali scene della storia del cinema; arriva in strada e si trova di fronte il chopper del maniaco che ha appena consegnato a una morte terribile. L'uomo in questione è Bruce Willis nella sua forse miglior interpretazione, il chopper è una Harley Davidson e il film, l'avrete capito, è Pulp Fiction, secondo capolavoro di Quentin Tarantino.
Violenza, sangue, droga, rock n roll e ironia in una Los Angeles di inizio anni '90 dall'anima purulenta, dove eroi dannati e angeli neri si muovono per la metropoli in un carnevale di sangue veramente "pulp". Uno dei film più significativi degli ultimi 30 anni, capostipite di un genere cinematografico e fonte inesauribile di citazioni, mode, acconciature e frasi celebri divenute mitologiche ed entrate nel parlato quotidiano di ognuno di voi.
Non è certamente un road movie, ma le auto e la moto sono co-protagonisti importanti nella sceneggiatura, perchè consentono ai personaggi di muoversi per la megalopoli e di inseguire un sogno americano infranto, fatto di omicidi, eroina, hamburger, luci al neon e solitudine feroce.

La protagonista a due ruote non poteva essere che una Harley Davidson, uno dei simboli del "made in USA": tanto quanto Vincent VegaJohn Travolta guida un'americanissima Chevrolet d'epoca, anche il suo avversario ButchBruce Willis (notorio amante delle HD anche nella vita quotidiana) non poteva che stare in sella a una delle modo più rappresentative degli anni '80 della casa di Milwaukee. La FXR Super Glide venne lanciata sul mercato nell'82, in aggiunta alla già esistente linea FX, e come ultima incarnazione della venerabile Showelhead. 1340 centimetri cubici e classico bicilindrico Harley, per una moto che, anche grazie a questa "interpretazione", rimarrà nella storia. Da rivedere.
Curiosità: pare che nel film siano state utilizzate due moto quasi identiche e che guardandolo attentamente si riescano a notare alcune piccole differenze. Ci siete riusciti?

motoblog.it

“La Notte sul Mare” a Vallecrosia esposizione di Harley Davidson

Lungo il percorso musica dal vivo con band e Dj, esibizioni di hip hop, trucca bimbi, chiromante, esposizione di Harley Davidson e il Motoclub Maggioni, l’ esposizione fotografica di Jerry, artigiani e hobbisti con i loro particolari prodotti, i gonfiabili , palloncini, caramelle zucchero filato, popcorn. I locali del lungomare prepareranno menu e piatti particolari per la serata.
La festa inizierà alle 20.00 e terminerà alle 24.00 come già avvenuto durante l’appuntamento di mercoledì scorso.

Il direttivo cittadino Confesercenti ed in particolare il presidente Sergio Verrando si sono detti molto soddisfatti della riuscita degli appuntamenti precedenti per il un buon afflusso di pubblico. La città ha risposto bene a questa nuova iniziativa che è stata possibile grazie alla collaborazione di tutti i negozianti e gli operatori del centro e del lungomare. Si ringrazia anche la Polizia Locale e la Protezione Civile per l’apporto dato.
riviera24.it

Dopo una pausa di riflessione Harley Davidson torna a produrre la Road Glide, introducendo tutte le migliori novità e sviluppi

Un paio di anni fa i vertici della casa di Milwaukee annunciarono che la produzione della Road Glide sarebbe stata interrotta per dare modo di pensare bene alla tipologia di moto e a come sarebbe dovuta essere la nuova versione. Ebbene, oggi possiamo dire che gli ingegneri americani hanno fatto davvero bene e prendersi una pausa, e mettere insieme le idee migliori, condensandole in una nuova versione.


La Harley Davidson Road Glide 2015 è davvero una moto straordinaria. Basta guardarla per avere il desiderio di salire in sella e partire per un viaggio che abbia come meta una distanza lunga piuttosto che un luogo preciso. Il Road Glide non ha solo un aspetto favoloso ma ha anche un livello tecnico e tecnologico da prima della classe.

A vederla da fuori sembra sempre la solita Harley raffreddata ad aria ma sotto la vernice perfetta e le cromature scintillanti molte sono le novità: un profilo della famosa carenatura anteriore a forma di squalo che adesso è più affilato, e che grazie agli studi in galleria del vento rende ancora più confortevole la guida. I mitici doppi fari affiancati, sono ora dotati di tecnologia a LED, che in Harley Davidson hanno ribattezzato Dual Daymaker, giusto per far capire quanto siano più potenti dei precedenti. Direttamente dal progetto Project Rushmore arriva un nuovo sistema di infotainment brevettato da Boom! che è composto da un touchscreen che comanda il sistema di navigazione GPS, e le connessioni Wi-Fi della moto. Il tutto è anche comandabile dal joystick al manubrio.

Il motore è un Twin Cam 103 pollici cubi V-Twin completamente raffreddato ad aria, e non misto acqua aria come la nuova Electra Glide; la trasmissione è affidata al cambio Cruise Drive, dotato anche di Cruise Control impostabile direttamente dal manubrio. Le sospensioni posteriori sono state abbassate e ora sono regolabili manualmente. Per una maggiore sicurezza di guida, il Road Glide Special è equipaggiato con sistema ABS combinato a controllo elettronico Reflex. Il prezzo non è stato ancora comunicato ufficialmente, comunque è plausibile che sarà trai 25 mila e i 30 mila euro. Sicuramente una cifra molto impegnativa per una motocicletta, ma che in questa nuova versione Road Glide hanno una sorta di giustificazione.
fonte: automania.it

Indian Scout, la moto pronta alla sfida con Harley Davidson

E' appena nata, ma la bicilindrica americana Indian Scout, modello 2015, ha grandi ambizioni di conquista tra gli appassionati delle 'Custom Made in USA'. La sua missione, riferisce motorcyleusa, è riportare al successo commerciale un nome famoso che identifica la ''prima casa motociclistica americana''. Fondata nel 1901 a Springfield, nel Massachussets, la Indian nasce due anni prima della Harley Davidson, avversaria di successo che in seguito ha rubato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo. Ora Indian 'Scout' rinasce tutta nuova, per essere una bicilindrica americana che promette oltre '100 cavalli' di potenza e il 'peso più leggero della categoria'. Il marchio è stato acquisito nel 2011 dall'americana Polaris, fiorente azienda che nel 2010 ha registrato l'utile record di 147,1 milioni di dollari. La Polaris, produttore di moto Victory, fuoristrada e ATV, motoslitte ed altro, ha quindi offerto le garanzie perché i nuovi prodotti Indian offrano il massimo in termini di qualità e prestazioni. Il cuore della Scout è senza dubbio il nuovo motore da 1.131 cc che eroga 100 Cv con una coppia di 98 Nm a 5.900 giri. Il motore V Thunder Stroke 111 V Twin della Scout 2015 è interamente nuovo ma ingentilito dal design classico dei bicilindrici 'vintage'. Il design inedito e originale di meccanica e carrozzeria della Scout 2015 richiama gli stilemi del modello originale, ma è scolpito con uno spirito più attuale. La sella, alta solo 60 cm da terra, i 31 gradi di 'piega in curva' e la sella avvolgente in morbida pelle rendono la Scout una moto facile per tutte le taglie. Il lancio ufficiale della nuova Indian Scout è avvenuto sabato scorso al leggendario raduno internazionale di Sturgis, nel South Dakota, Stati Uniti, dove la casa di Springfield ha organizzato una conferenza stampa di presentazione con numerosi VIP, tra cui l'attore e fan Indian Mark Wahlberg e la star della TV USA Mike Wolfe. La Indian Scout 2015 avrà un prezzo di lancio negli Stati Uniti di 10.999 dollari, pari a circa 8.250 euro. Per la data di lancio in Italia si può contattare la Indian Italy, sul sito http://indianmotorcycles.it. 
ansa

Il mito si rinnova: la Harley-Davidson ha svelato la nuova Road Glide Special (foto)

Il mito si rinnova: la Harley-Davidson ha svelato la nuova Road Glide Special, storico modello Touring della casa statunitense che si presenta agli appassionati con l'immutato animo "libero" ma con look rivistato

"Il Road Glide ha sempre avuto incredibilmente un seguito di appassionati, motivo per il quale il suo ritorno è particolarmente emozionante per i nostri clienti e per la Motor Company - ha spiegato Matt Levatich, Presidente and Chief Operating dell'azienda a stelle e strisce - Grazie alla tecnologia del Project Rushmore, alle funzionalità intuitive e al nuovo stile inconfondibile, offriamo una guida di alto livello per i fedelissimi del Road Glide e per molti altri motociclisti alla ricerca di nuovi modelli Project Rushmore"

Il nuovo modello si caratterizza esteticamente da una carenatura ridisegnata esternamente con muso " a squalo" e una tripla presa d'aria Spiltstream per ridurre sensibilmente gli scuotimenti della testa. Esteticamente la carenatura stessa è verniciata con pinstriping realizzato a mano per un particolore "tocco" di stile, alla pari degli scarichi cromati e delle borse laterali rigide che si aprono con un semplice tocco

motorlife.it

 


Harley-Davidson Italia lancia l’iniziativa Freedom Kit

Un’iniziativa lanciata da Harley-Davidson Italia e rivolta a chi acquista uno Sportster 883. Freedom Kit è una formula che consente di accedere a un prezzo speciale a una serie di capi d’abbigliamento e di accessori selezionati dalla collezione Core 2014.

Acquistando un modello Sportster Iron 883, 883R o SuperLow, dal 1 agosto al 31 ottobre, si accede a questa formula per portarsi a casa tutto l’occorrente per iniziare a vivere su strada il proprio nuovo Sportster: giacca, guanti, casco, jeans e telo coprimoto firmati Harley-Davidson.
Si parte dalla giacca Vintage Leather Bike, classico chiodo in pelle nera con tasche per protezioni tecniche, doppia cerniera, cintura, spazio per oggetti personali e immancabili ricami Harley-Davidson.
A protezione delle mani, nel kit sono proposti i guanti Stock Full Finger Gloves, in pelle di capra caratterizzati da taglio sagomato per dita e pollice, palmi imbottiti e chiusura elastica sui polsi. Il casco abbinato è il Black Label #1 Helmet, jet di qualità prodotto da HJC, in fibra di vetro con chiusura di sicurezza a doppio anello. La visiera garantisce protezione UV ed è antigraffio. Protagonista è il logo Skull stampato sul retro.
Tra gli accessori del suo fornito catalogo, Harley-Davidson Italia propone infine il telo coprimoto, un oggetto indispensabile in garage per proteggere la moto dalla polvere e all’aperto contro le intemperie. Giacca, guanti, casco, jeans e telo coprimoto Harley-Davidson sono offerti come Freedom Kit al prezzo speciale di 800 euro (anziché 1.323 euro di listino ufficiale), esclusivamente a coloro che acquistano una nuova Sportster 883.
Infine se si sceglie di pagare la moto con il finanziamento Harley Own, si ha diritto a 1 anno gratuito di estensione garanzia Harley Extended Warranty. Presso tutte le concessionarie H-D aderenti all'iniziativa.
motoblog.it

Harley Davidson Dyna Low Rider, il ritorno di un mito: stile classico e prestazioni moderne

Harley Davidson Dyna Low Rider

Negli anni Settanta anticipò il fenomeno delle moto custom. Ritorna dopo cinque anni di letargo, con un motore che pulsa e accelerazioni super

Negli anni Settanta sentire il rombo di una Harley-Davidson attraversare le strade della città è quasi un evento. Non sono molte infatti se confrontate al numero crescente delle giapponesi che, dopo la grande rivoluzione, hanno letteralmente invaso i mercati con le prime sensazionali pluricilindriche.
Forse in quel momento per recitare un ruolo da protagonista non sono sufficienti l’aspetto un po’ vintage delle H-D, sempre fedeli a se stesse malgrado l’incedere del tempo, e l’inconfondibile sound del big twin. Anche perché in quel periodo è la moda dilagante delle maxi-moto nipponiche, spinte da motori esagerati, a prendere il sopravvento.
Per l’Harley-Davidson affrontare l’avversario, che poi sono in quattro, sul suo stesso terreno avrebbe avuto sicuramente conseguenze negative. Spostare la sfida su un versante più congeniale agli americani darebbe invece la possibilità di giocarsela al meglio.
L’ispirazione viene dall’avere osservato che in quegli anni il fenomeno delle moto personalizzate negli USA è in espansione.
Si vedono sempre più esemplari trasformati che circolano per le strade degli States, anche se si tratta per lo più di modifiche rudimentali, manubri alti e pedane in avanti, assemblate dai loro proprietari oppure da specialisti del settore. È l’albore delle moto custom.
La prima Low Rider è figlia di questa generazione, vede la luce infatti nel 1977, e nasce per elevare al rango di ufficiale una special realizzata in serie dalla stessa Casa madre.
Il motore è lo Shovelhead da 1.200 cc, la forcella è lunga con una inclinazione maggiore rispetto agli altri modelli Harley-Davidson, mentre gli ammortizzatori sono ribassati per consentire alla sella un’altezza da terra di “soli” 68 cm. Le ruote a sette razze sono realizzate in lega di alluminio e l’impianto frenante è composto da tre dischi.
La pubblicità che accompagna il lancio della prima factory custom della storia recita così: “1977… l’anno in cui tutto sarà basso, potente e cattivo!” Un modello che denota subito un carattere ribelle, che esce quindi dagli schemi noti per cavalcare – a muso duro – la crescita del nuovo fenomeno “custom”: l’ultima frontiera che, nella seconda metà dei “seventies”, si staglia all’orizzonte dell’industria motociclistica americana.
L’esordio è baciato dal successo, la Low Rider diventa infatti il modello Harley-Davidson più venduto di quell’anno.
La carriera della Low Rider è continuata, senza stravolgimenti, fino al 2009. E oggi, dopo cinque anni di letargo, torna nuovamente in listino con alcune interessanti novità.
Come il motore, l’ultima evoluzione del twin cam da 103 cu (1.690 cc), dotato di iniezione elettronica sequenziale, con una potenza di 76 CV a 5.000 giri e una coppia da rimorchiatore: 126 Nm a 3.500 giri. Il cambio è a sei rapporti.
Ho avuto l’occasione di provare la nuova Dyna Low Rider e vi racconto una sintesi delle impressioni.
Una volta seduti in sella si ha subito la sensazione di avere tutto sotto controllo,
i piedi poggiano bene a terra e grazie al baricentro basso, e al buon equilibrio dei pesi, non è necessario essere dei palestrati per spostare da fermo i 292 kg della Low Rider.
La posizione di guida, per andare incontro alle esigenze dei piloti di differente statura, è regolabile quasi come nelle automobili. Il manubrio può variare sensibilmente l’inclinazione, in avanti e in dietro, per meglio adattarsi alla lunghezza delle braccia, mentre la sella può scorrere longitudinalmente di circa quattro centimetri in due posizioni. Anche con la strumentazione e i comandi si familiarizza immediatamente, sono intuitivi e facilmente azionabili.
L’emozione cresce quando si avvia il motore. Il mitico Big Twin di Milwaukee non vibra, ma pulsa. Pulsa con dolcezza anche quando ti invita ad accelerare, quasi come se gradisse questo tipo di attenzioni.
La maneggevolezza alle basse velocità è buona. Nelle curve lente, dopo un breve periodo di assuefazione al passo lungo, si può entrare in piega facilmente e poi raddrizzare la moto solo dosando con saggezza l’acceleratore.
Aumentando l’andatura la risposta della Low Rider è pronta e precisa, ma a sorprendere di più è la spinta in accelerazione: giusto il tempo di tirare duo o tre marce e il vento in faccia si fa pungente. Merito del grosso twin cam, dell’alimentazione a iniezione e del cambio con le sei marce molto ben rapportate.
Ma per assaporare fino in fondo il gusto di guidare una Harley-Davidson non bisogna andare in giro come dei tarantolati. Per entrare in punta di piedi nella filosofia tutta americana del “big is better” è sufficiente viaggiare sui 100 all’ora, con il motore che borbotta in tutta tranquillità sui 2.000 giri.
Mentre percorro le strade di campagna della bassa milanese, in compagnia della Low Rider, mi vengono in mente le parole dell’amico Proto, uno che l’Harley la conosceva e l’amava come se ne fosse stato uno dei fondatori. Mi ha confessato che una delle sue gite preferite era a Lainate, ex sede dei magazzini H-D Italia, ci andava principalmente per annusare il profumo di una Harley nuova, mentre usciva dalla cassa d’imballaggio.
Diceva Giancarlo: “si, l’hai guidata, ma non so se l’hai capita”.
La Dyna Low Rider è disponibile sul mercato a partire da 16.200 euro per il Vivid Black. Per le altre due colorazioni in tinta bicolore, Brilliant Silver/Vivid Black e Amber Whiskey/Vivid Black il prezzo è invece di 16.900 euro.
fontegqitalia.it

martedì 5 agosto 2014

Harley-Davidson XR1200: a Indianapolis insieme alla MotoGP


Un monomarca sanzionato ufficialmente dall’AMA Pro Road Racing, dal 2010 parte integrante del calendario dei principali campionati motociclistici americani. Originariamente conosciuto come ‘Vance & Hines XR1200 Series’, l’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series, serie basata sulle Harley-Davidson opportunamente preparate da Vance & Hines (tra i più rinomati ‘tuner’ d’Oltreoceano) con uno specifico kit dall’esiguo costo di 3.500 dollari, propone ad ogni round gare avvincenti con una formula riuscita fortemente voluta dalla gloriosa casa di Milwaukee che, dallo scorso anno, ha deciso di impegnarsi in prima persona nella promozione del campionato in partnership con AMA Pro Road Racing e Vance & Hines. Il ‘prodotto’ finale è uno dei monomarca di maggior successo a livello internazionale con costi contenuti d’iscrizione, un ricco montepremi (10.000 dollari ad ogni round, 60.000 complessivi per lo ‘Showdown’ delle restanti cinque gare del calendario), gare da sempre ricche di colpi di scena con la possibilità per i 27 piloti regolarmente iscritti di entrare nella storia correndo all’Indianapolis Motor Speedway, oltretutto nell’ambito del Red Bull Indianapolis Grand Prix della MotoGP.
Per il quarto anno consecutivo pertanto le Harley-Davidson XR1200 scenderanno in pista sul catino dell’Indiana per due gare in programma tra sabato 9 e domenica 10 agosto, con uno schieramento di partenza ricco, competitivo e agguerrito tra ‘vecchie volpi’ del motociclismo ‘Made in USA’ e qualche giovane talento intenzionato a mettersi in luce. Non è un caso che nella Vance & Hines Harley-Davidson Series siano iscritti piloti a tutti gli effetti professionisti del panorama motociclistico americano dal curriculum invidiabile: in testa al campionato figura il vincitore dell’ultima edizione della 200 miglia di Daytona Danny Eslick (Campione nel 2010, primo anno del monomarca XR1200), seguito a breve distanza da Tyler O’Hara (pluri-vincitore proprio a Indy), senza scordarci del Campione in carica ed ex-vincitore della Daytona 200, Steve Rapp.

Saranno loro gli attesi protagonisti del fine settimana a Indy, da sempre palcoscenico di gare ‘tiratissime’ con il risultato deciso soltanto al photofinish come d’altronde testimonia quanto accaduto lo scorso anno: quattro piloti in 188/1000 all’esposizione della bandiera a scacchi di Gara 1, soltanto 60 millesimi nella seconda manche tra Steve Rapp ed il vincitore Hafizh Syahrin, malese attualmente impegnato nel Mondiale Moto2 con una KALEX del Petronas Raceline Malaysia, al via lo scorso anno del monomarca Harley-Davidson per scoprire le peculiarità del tracciato di Indianapolis. Se ‘Pescao’ vinse in Gara 2, nella prima manche un’altra wild card d’eccezione del calibro di Jeremy McWilliams salì sul gradino più alto del podio con l’obiettivo di ripetersi quest’anno, nuovamente al via con una XR1200 messa a disposizione da Harley-Davidson of Bloomington e preparata da Warr’s Harley-Davidson.
Nell’entry list da segnalare la presenza della velocissima Shelina Moreda, reduce dalla 4 ore di Suzuka portata a termine insieme a Melissa Paris in sella ad una Honda CBR 600RR di SynergyForce e Moriwaki Engineering, da sempre al via dell’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series in questa circostanza con una XR1200 del Chili Pepper Racing.
AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series 2014 L’entry list di Indianapolis
1- Steve Rapp – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
2- Barrett Long – Long’s Motorcycle Sales – Harley-Davidson XR1200
6- Joseph Rozynski – Motorcycle Madness Kicker – Harley-Davidson XR1200
10- Josh Chisum – Josh Chisum Racing/Bartels Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
16- Rob McLendon – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
24- Travis Wyman – Harv’s Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
28- Ryan Kerr – Thunder Roads Magazine – Harley-Davidson XR1200
29- Tyler O’Hara – Josh Chisum Racing/Bartels Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
33- Kyle Wyman – KWR/Millennium Technologies – Harley-Davidson XR1200
45- Ben Carlson – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
47- Jon Foy – Jupiter Cycle Racing – Harley-Davidson XR1200
49- Jerrett Martin – CPL Systems Aggressive Insurance – Harley-Davidson XR1200
51- Gage McAllister – Folsom H-D – Harley-Davidson XR1200
59- Hayden Schultz – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200
64- Shane Narbonne – Six-Four Motorsport – Harley-Davidson XR1200
69- Danny Eslick – Ruthless Racing – Harley-Davidson XR1200
70- Paul James – Hoban Cycle – Harley-Davidson XR1200
93- Shelina Moreda – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200
97- Nick Hansen – Aerostar Global Suburban Motors – Harley-Davidson XR1200
99- Jeremy McWilliams – Harley-Davidson of Bloomington – Harley-Davidson XR1200
105- Brice Cooper – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200
110- Greg Hutcheson – Michigan Engineering – Harley-Davidson XR1200
123- David Estok – Thrashed Bike Racing – Harley-Davidson XR1200
175- Sam Rozynski – Sound-Waves.com – Harley-Davidson XR1200
229- Darren James – Trev Deeley Motorcycles – Harley-Davidson XR1200
710- Ryan Christian – Trackside Suspension & Engineering – Harley-Davidson XR1200
911- Aaron Borello – Air Ground Xpress – Harley-Davidson XR1200


La Classifica di Campionato
01- Danny Eslick – Ruthless Racing – Harley-Davidson XR1200 – 120
02- Tyler O’Hara – Josh Chisum Racing/Bartels Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – 114
03- Ben Carlson – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – 97
04- Gage McAllister – Folsom H-D – Harley-Davidson XR1200 – 84
05- Steve Rapp – Suburban Motors Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – 73
06- Kyle Wyman – KWR/Millennium Technologies – Harley-Davidson XR1200 – 69
07- Nick Hansen – Aerostar Global Suburban Motors – Harley-Davidson XR1200 – 60
08- Ryan Kerr – Thunder Roads Magazine – Harley-Davidson XR1200 – 55
09- Hayden Schultz – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200 – 53
10- Josh Chisum – Josh Chisum Racing/Bartels Harley-Davidson – Harley-Davidson XR1200 – 50
11- Darren James – Trev Deeley Motorcycles – Harley-Davidson XR1200 – 49
12- Eric Stump – OPR Liberty Chevrolet – Harley-Davidson XR1200 – 40
13- Shelina Moreda – Chili Pepper Racing – Harley-Davidson XR1200 – 36
14- David Estok – Thrashed Bike Racing – Harley-Davidson XR1200 – 30
15- Shane Narbonne – Six-Four Motorsport – Harley-Davidson XR1200 – 25

L’albo d’oro dell’AMA Pro Vance & Hines Harley-Davidson Series a Indianapolis
2011: Tyler O’Hara (Gara 1) e Chris Fillmore (Gara 2)
2012: Kyle Wyman (Gara 1) e Tyler O’Hara (Gara 2)
2013: Jeremy McWilliams (Gara 1) e Hafizh Syahrin (Gara 2)
Alessio Piana
http://www.bikeracing.it/ama/140834_harley-davidson-xr1200-a-indianapolis-insieme-alla-motogp/

Harley-Davidson Road Glide 2015, lo "squalo" arriva prima


È stata protagonista di molte foto "rubate" e circolate in rete da qualche settimana, e così Harley-Davidson ha deciso di presentare in anticipo di qualche giorno (da tradizione, la nuova gamma viene presentata a fine agosto) la Road Glide Special, versione aggiornata della Road Glide uscita di produzione a fine 2013.
L'occasione è stata il raduno del Sturgis Motorcycle Rally nel South Dakota, negli Stati Uniti, uno dei più grandi al mondo. La nuova nata entra a far parte della linea Touring, la più venduta del marchio americano, e accoglie tutte le innovazioni legate al Project Rushmore, lanciato un anno fa, che ha raccolto e introdotto molti suggerimenti della clientela più affezionata. La Road Glide Special adotta i fari con ottica riflettente Led Dual Daymaker, le sospensioni posteriori ribassate a regolazione manuale, e il sistema Infotainment Boom! Box 6.5GT, al centro della carenatura interna, con touchscreen e sistema di navigazione Gps (può essere controllato dai joystick che si trovano sul nuovo manubrio montato in posizione arretrata).
E ci sono anche il Cruise control, l'Abs combinato a controllo elettronico Reflex e le borse che si aprono e chiudono con un solo tocco.
A contraddistinguere la Road Glide Special è in particolar modo la carena a muso di squalo, ancorata sul telaio: è stata ridisegnata con tripla presa d'aria Splitstream per ridurre sensibilmente gli scuotimenti della testa, con un flusso d'aria confortevole. Infine, il motore è il Twin Cam 103, capace di 132 Nm di coppia massima a 3.500 giri, con cambio a 6 marce e il tradizionale raffreddamento ad aria: la Road Glide Special non disporrà, infatti, del raffreddamento parziale a liquido di cui dispongono dalla scorsa estate le Electra Glide Ultra Limited.
ilsole24ore

Harley Davidson, debutto tre ruote con Tri Glide Ultra Classic


Roma (TMNews) - Harley Davidson ha arricchito ulteriormente la gamma 2014, debuttando sul mercato internazionale con una moto senza compromessi, il tre ruote Tri Glide Ultra Classic. Una Tourer dagli ampi orizzonti che sta già richiamando nuovi appassionati. Il Tri Glide Ultra Classic presenta un telaio a tre ruote dal design accattivante ed ulteriormente esaltato dalla forcella con angolo di sterzo maggiorato ed un nuovo ammortizzatore. La struttura ha come obiettivo quello di gestire le forze sterzanti ed il peso di un veicolo a tre ruote.Si tratta di una moto che obbliga quindi ad una guida diversa rispetto ad un tradizionale due ruote e può offrire quindi emozioni nuove. Il trike della casa di Milwaukee monta un motore Twin-cooled High output twin Cam 103, potenziato. Il raffreddamento accoppiato raffredda le teste per prestazioni ottimali con qualsiasi temperatura mentre un rapporto di compressione maggiore aumenta l'efficienza e la potenza. La trasmissione è Cruise Drive a 6 marce. Sella passeggero, braccioli e schienale sono stati ridisegnati rispetto ai precedenti Touring. La capacità di carico è però il vero punto di forza di questo modello, con i suoi 189,72 litri totali tra borsa posteriore e tour-pack. La retromarcia elettrica con comandi al manubrio è controllabile a portata di dita mentre molto semplice da utilizzare risulta il freno di stazionamento in zona piede sinistro. Il Cruise control è di serie.Per quanto riguarda l'infotainment, il Tri Glide Ultra Classic monta il nuovo sistema Boom Box 6,5GT, con schermo a colori, connettività bluetooth, riconoscimento vocale, tecnologia Text-to-speech, navigazione GPS e supporto per comunicazioni intercom e CB da moto a moto in un unico dispositivo. Cerchi anteriore da 17 pollici in lega di alluminio a 10 razze, posteriore coppia di 16 pollici. Look custom per i freni e nuovi emblemi sia sul parafango che sul serbatoio, mentre l'ultimo dettaglio di stile Harley sono gli indicatori di direzione bullet.
red/gbt - ilsole24ore

venerdì 1 agosto 2014

Raduno Harley Davidson al Faaker See - DAL 2 AL 7 SETTEMBRE 2014



Raduno Harley Davidson al Faaker See - DAL 2 AL 7 SETTEMBRE 2014
 
Oltre 100.000 appassionati di Harley Davidson si danno appuntamento ogni anno a settembre all'European Bike Week che si svolge sul Faaker See, l'Hotel Ristorante Carnia è il punto ideale per ristoro e perchè no anche per trascorrere la notte...

Tutti pronti per il Tesserete Hawaiian Party? L'appuntamento con buvette, musica live e Harley rombanti

TESSERETE - Harley For Children Ticino e il Pub Irish Club Alpino di Tesserete vi aspettano questa sera a Tesserete (centro paese) per passare una serata in allegria con l’Hawaiian Party 2014.
Gli ingredienti? Griglia a partire dalle ore 18.30, una fornitissima buvette, musica live all’Irish Pub Alpino, un concorso per la Harley Davidson più bella e ovviamente la beneficenza, tema centrale delle manifestazioni organizzate da Harley For Children Ticino (www.harleyforchildrenticino.ch).