venerdì 15 agosto 2014

'Una rubrica di viaggi in moto in Italia? In Salento la prima puntata'


Roberto Parodi immagine tratta dal web
Dal Salento. Una laurea in ingegneria meccanica in tasca, il lavoro presso una finanziaria internazionale e due grandi passioni: la motocicletta e i viaggi. Passioni che lo hanno portato a visitare a bordo della sua Harley Davidson, partendo dall’Italia, posti lontani come India, Pakistan, Algeria, Sudafrica, Marocco e non solo.

Parliamo di Roberto Parodi, come detto prima, ingegnere, manager, viaggiatore, ma anche giornalista e scrittore.

Sono numerose le collaborazioni che vanta con i più importanti periodici di settore tra cui Motociclismo, Riders, Giudizio Universale, Freeway Magazine e Low Ride Magazine e, soprattutto, tanti i libri scritti: “Il Cuore a due cilindri”, saggio sul mondo Harley-Davidson in Italia; “Scheggia”, romanzo on-the-road, che parla di tre amici; “Controsole”, sempre un romanzo, che racconta di un padre motociclista estroverso e originale; “Un giro lungo una vita”, una pubblicazione sulle trenta moto che hanno segnato la loro epoca dal dopoguerra ad oggi; “Chiedi alla strada”, che conclude la trilogia di Scheggia, il protagonista dei libri precedenti, che questa volta affronta un ultimo grande viaggio, portando dentro di sé i problemi che non ha ancora risolto e “Harley-Davidson, 110 anni di Mito”,  opera composta da cinque volumi ampiamente illustrati di 150 pagine l'uno che descrive la storia del marchio raccontata attraverso le cinque grandi famiglie di modelli: Sportster, Dyna, Softail, Touring e V-Rod.  

Infine, se ancora non bastasse, Roberto Parodi è l’ideatore e conduttore della trasmissione, trasmessa sul canale Mediaset, Italia2, “Born to Ride”, programma incentrato sulle motociclette, sui viaggi e sugli stili di vita che propone in ogni puntata un viaggio compiuto a bordo della moto, utilizzando il tutto per raccontare luoghi e storie.

In questi giorni si trova in Salento per trascorrere un po’ di ferie e ci siamo permessi di disturbare il suo riposo per un’intervista alla quale, con molta gentilezza, non si è sottratto.

È la prima volta che si reca in Salento? Perché ha scelto questa terra?
È la prima volta che visito questa bellissima terra che ho scelto perché con mia moglie Giovanna stiamo visitando degli amici. L’unica pecca è che non siamo potuti venire in moto (c’è anche mia figlia Fiammetta!).

Quali sono gli itinerari ammirati nel corso di questa permanenza e cosa l’ha colpita di più?
Abbiamo visitato il Gargano prima, poi qui la Piana e gli ulivi di Campi Salentina dove eravamo ospiti dell’eminente Prof, Alfredo Calabrese, bibliofilo e storico del Salento nella sua bellissima casa museo. Ora siamo sulla costa adriatica a Spongano presso amici. Bellissime le coste sabbiose joniche di Punta della Suina e di Punta Prosciutto e anche sull’Adriatico, Porto Badisco, ma ancora abbiamo molto da vedere.

Ha avuto modo di degustare le pietanze salentine? Quali sono quelle che ha maggiormente apprezzato? Forse la domanda sarebbe stata più adeguata per Sua sorella Benedetta…
Adoro i ciceri e tria, e le cozze che qui sono molto più grandi e saporite che al nord. Poi la peperonata e la parmigiana.

Domanda un po’ amara. In estate aumentano i morti sulle strade e la maggior parte viaggiano a bordo di motociclette. Lei con la sua moto compie viaggi intercontinentali. Quali consigli si sente di dare ai centauri per fare in modo di evitare i sinistri?
Il motociclista dipende dagli altri utenti della strada più dell’automobilista e per questo deve pagare uno scotto di maggior pericolo e maggiore attenzione. Io sono un motociclista che va piano. Ho imparato ad andare piano nei miei viaggi intercontinentali, dove fare strada è la cosa più importante che farla velocemente. Perciò ho sempre considerato la velocità come qualcosa che affatica e aumenta il rischio. Il mio suggerimento è quindi andare piano: ne godrà la vostra moto che sarà meno sforzata, ed eviterete incidenti aumentando il vostro tempo utile di reazione. La colpa spesso è degli altri che non vedono le moto: mettiamoci in condizione di prevedere i loro errori.

Lei è il conduttore della trasmissione ‘Born to Ride’ nella quale fa conoscere i luoghi più belli e suggestivi del mondo. Farebbe lo stesso format dedicandolo esclusivamente all’Italia visto che in tanti, italiani soprattutto, non conoscono bene il nostro Paese?
La mia trasmissione ha una caratterizzazione spiccata sui viaggi avventura e in posti remoti e spesso pericolosi. I miei spettatori si aspettano questo da me quindi penso che il viaggio all’estero (Africa Asia etc) sarà sempre il cuore della trasmissione. Tuttavia sarebbe interessante inserire una rubrica sui luoghi più misteriosi e suggestivi d’Italia da visitare in moto. La scelta non mancherebbe e il meraviglioso Salento sarebbe certamente nella prima puntata!

I prossimi appuntamenti con Roberto Parodi sono a settembre con l’uscita del suo nuovo libro “Manuale di Viaggio per motociclisti overland” edito da Mondadori e poi, naturalmente, la prossima serie di “Born To Ride” su Italia2.

Grazie e ricambiamo con lo stesso saluto con il quale ci congeda. Buona Strada! 
leccenews24.it

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