sabato 20 settembre 2014

Harley-Davidson Touring 2015



Il viaggio continua


La Casa di Milwaukee completa l’evoluzione Rushmore sulla propria gamma Touring con tre nuove versioni che portano così a sette la serie. Belle, raffinate e carismatiche, offrono tanto anche se costano care e pesano

The Journey Goes on, il viaggio continua, è lo slogan con cui Harley–Davidson introduce e commenta l’arrivo delle sue novità 2015. Novità in gran parte concentrate nella propria gamma Touring, che peraltro sta vivendo una forte crescita all’interno del mercato italiano: nel primo semestre 2014 le proposte turistiche della Casa di Milwaukee sono cresciute di quasi il 60%, arrivando a toccare una quota del 18% sul totale delle Harley-Davidson vendute.
Una vera rivoluzione per il nostro paese, che da sempre lega l’immagine H-D alle Sportster – calate per inciso da oltre il 50 ad un 45% del totale sul mercato italiano, e che conferma implicitamente il favore con cui è stata accolta l’epocale evoluzione tecnica del Project Rushmore. Un successo tutt’altro che scontato considerando il tradizionalismo della clientela Harley-Davidson, che già in passato ha rifiutato modelli validissimi ma di netta rottura con i canoni tradizionalmente legati ai prodotti di Milwaukee come quelli della gamma V-Rod.
Un successo che tra l’altro replica la situazione statunitense, dove invece la gamma Touring recita da sempre la parte del leone, in cui si è visto un turn-over quasi senza precedenti: le Rushmore si sono dimostrate capaci di allettare gli harleysti storici, convincendoli che fosse giunto il momento di cambiare moto, ma anche di conquistare nuovi clienti grazie ad innovazioni tecniche e dotazioni sibaritiche che hanno colmato completamente il divario con le storiche rivali… con quattro cilindri in più.

Rivoluzione Rushmore

Project Rushmore, nome con cui Harley-Davidson ha battezzato la rivoluzione tecnica di cui è stata oggetto l’anno scorso la gamma Touring, è forse l’innovazione di maggior portata nella storia di H-D. Il bicilindricoHigh Output Twin Cam 103 a V di 45° guadagna infatti testate raffreddate a liquido, pur restando fedele a sé stesso nello schema di distribuzione a valvole in testa con comando ad aste e bilancieri. Il numero 103 indica naturalmente la cilindrata in pollici cubi, valore che nel sistema metrico decimale corrisponde a ben 1690 cc. Naturalmente a corsa lunga, il propulsore è dotato di cambio separato a sei marce(denominato Cruise Drive) con la tradizionale trasmissione finale a cinghia dentata, che addolcisce la risposta all’acceleratore e riduce le richieste di manutenzione.
Street Glide Special Stc 007
La nuova Street Glide Special
Importante anche il lavoro sulla ciclistica, con l’arrivo del nuovo telaio Rush e dell’impianto frenante Brembo a tre dischi(dell’identico diametro) conantibloccaggio Bosch di serie e frenata combinata Reflex; migliorati anche tutti gli impianti ottici, con importante contributo di sistemi LED che aumentano notevolmente la visibilità. Per il 2015 altri tre modelli si uniscono ai quattro (Road King Classic, Street Glide, Electra Glide Ultra Classic e Ultra Limited) già presenti in gamma; si tratta di Ultra Limited LowRoad Glide Special e Street Glide Special. Condividono fra loro la sostanza, ovvero propulsore e telaio, ma importanti differenze in termini di assetto, posizione di guida e sovrastrutture le rendono all’atto pratico diversissime.
Con Harley-Davidson siamo andati in Svizzera, nella splendida cornice dell’Engadina, per verificare in prima persona le doti di queste tre novità

Engadina, USA

Nell’immaginario collettivo moto come le supertourer di Milwaukee sono adatte solo a lunghe trasferte, possibilmente su strade dritte e poco accidentate. Ora, pur non potendo vantare maneggevolezze da scooter o doti dinamiche da supersportive, possiamo garantirvi che tanto nel convulso traffico brianzolo che sui passi alpini attorno a St. Moritz le tre novità 2015 si destreggiano più che bene. Il meteo ben poco clemente di questi giorni ci ha spinto a preferire spesso la Ultra Limited Low per la maggior protettività offerta dalla sua ampia carenatura, ma tutte e tre hanno dimostrato di aver diverse frecce al loro arco.
Basta superare velocità pedonali per godere di grandi doti di direzionalità unite ad una certa agilità
Le masse, rilevanti per tutte, sembrano sparire una volta in movimento ma si rivelano inevitabilmenteimpegnative sia fisicamente che a livello di concentrazione nelle manovre da fermo o a bassa velocità. Grazie a ciclistiche ben studiate e ad altezze rasoterra (non solo per la Low) basta però superare le velocità pedonali per potersi rilassare e godere di grandi doti di direzionalità unite ad una certa agilità nell’inserimento in curva. Quando poi si esce da città e periferie per puntare all’extraurbano, nel nostro caso di montagna, la guida si fa davvero piacevole. Le tre Touring si sono dimostrate gratificanti anche affrontando passi alpini come Bernina e Maloja, rivelandosi dotate diuna certa dinamicità (ma attenti alla luce a terra!) e capaci, quando volete contemplare i paesaggi mozzafiato che vi circondano, di lasciarvi la serenità mentale necessaria.
Il motore 103 è contraddistinto da un’erogazione degna della miglior arte pasticciera per il modo in cui sa mescolare con le giuste dosi dolcezza di risposta e tante “calorie” sotto forma della vigorosa, ma cremosa spinta che si sprigiona ogni volta che si richiama l’acceleratore. Accelerazione e decelerazione coniugano vigore e dolcezza grazie anche all’apporto elastico della trasmissione finale e ad una frizione morbida e dolce allo stacco. Un po’ peggio fa il cambio, che pur se anni luce migliore rispetto alle Harley del passato resta un pochino rumoroso e lento negli innesti, ma restiamo in un quadro di ampia sufficienza tanto da declassare il difetto a livello trascurabile. Un po’ perché con masse del genere in gioco non è semplice fare di meglio, ma anche perché grazie alle sopracitate doti del motore l’attività del piede sinistro diventa evento quasi episodico.
Licciardello Edoardo 061
Le Harley Touring si guidano bene nonostante masse rilevanti
Le vibrazioni? Ci sono in folle, quando si avvia il motore, mentre una volta in marcia sembrano sparire magicamente. Sotto i 2.000 giri filtra qualche tremolio su manopole e sella, ma siamo più a livello dimassaggio che non di fastidio – non lo diciamo a caso, la sensazione è piacevole e dona un senso all’espressione Good Vibrations. Si torna a percepirle in alto, sopra i 4.000 giri, ma come potete ben immaginare stiamo parlando di regimi che raramente si esplorano su moto di questa indole e cubatura.
L’impianto frenante fa bene il suo dovere, una volta abituatisi ad affidarsi prevalentemente al comando a pedale: con una distribuzione dei pesi come questa l’anteriore è un po’ limitato nell’espressione pena rischi di bloccaggi indesiderati (prontamente tenuti a bada dall’ABS) mentre sul posteriore si può sempre contare. La potenza non è affatto male, soprattutto considerando le masse in gioco, ma soprattutto alle velocità autostradali a volte manca un po’ quel rassicurante senso di mordenza di proposte concorrenti.

Comfort sibaritico

Non ci si annoia praticamente mai con queste Touring: sia da fermi che in sella – almeno finché non ci si fa l’abitudine, ammesso che succeda – lo sguardo cade su un dettaglio dopo l’altro. Le finiture sono assolutamente impeccabili, le mirifiche verniciature metal-flake si stemperano in mille sfumature al cambiare della luce e ovunque si guardi c’è una serigrafia, un comando, una modanatura da osservare ed apprezzare.
Finito di assimilare l’opulenza delle finiture è il momento di giocare con il sistema di infotainment di bordo su tutte e tre – per scelta precisa, la filiale italiana di Harley-Davidson ha deciso di importare solamente le versioni top di gamma dei tre modelli 2015, facendo si che su tutte sia presente il sistema Boom! Audio 6.5, con navigatore integrato, radio ed interfaccia per telefono e player Mp3. I comandi, sia al manubrio che sul cruscotto, sono facilmente accessibili ed intuitivi (al netto dell’apprendistato per i comandi degli indicatori di direzione non convenzionali, uno per blocchetto) e basta qualche minuto per trovare tutto e sfruttarlo in maniera naturale.
La qualità dell’audio del sistema Harmann-Kardon è notevole fino alle velocità codice per le strade extraurbane, e il display è chiaro e leggibile in ogni condizione di luce, mostrandosi anche lodevolmente reattivo ai comandi impartiti attraverso l’interfaccia touch-screen. Un po’ fastidioso il fatto che ad ogni riavviamento della moto il sistema si ripresenti nell’interfaccia della radio anche se lo si era precedentemente impostato sul navigatore, ma non stiamo certo parlando di una moto la cui destinazione d’uso prevede soste continue. E parlando di soste, lode a tutte per accessibilità e cura nella realizzazione della valigeria.

Gemelle diverse

Veniamo alle differenze fra i vari modelli, partendo dalla sibaritica Ultra Limited Low. La versione Low, lo dice il nome stesso, è studiata per le esigenze dei meno alti. Una serie di piccoli accorgimenti – sospensioni ribassate, sella più scavata, manubrio arretrato e con manopole più piccole, cavalletto più accessibile, arretramento delle pedane passeggero e riduzione della sporgenza del carter sinistro – rendono infatti la Ultra più accessibile a chi non passa il metro e settanta senza differenze estetiche effettivamente percettibili senza uno sguardo molto attento o un confronto all’americana.
Licciardello Edoardo 052
La Ultra Limited Low 2015 accoglie bene i meno alti
Il rovescio della medaglia è costituito da una posizione un po’ troppo raccolta per chi arriva ad un’altezza media: chi scrive si attesta sul metro e settantadue ed è al limite oltre il quale i gomiti finiscono troppo arretrati e le gambe troppo piegate. Il manubrio arretrato porta tra l’altro ad una posizione un po’ chiusa, richiedendo un movimento poco naturale per raggiungere i comandi sui blocchetti con il pollice. Per contro,l’efficacia delle sospensioni e il comfort della sella non vengono intaccati, dato che servono asperità di proporzioni crossistiche perché qualcosa arrivi al sedere del pilota. Insomma: se siete al di sotto dei 170 centimetri scegliete questa Low senza il minimo dubbio, se li passate meglio orientarsi sulla versione standard.
La protezione aerodinamica è notevole, anche se il parabrezza a taglio basso lascia passare qualche turbolenza in zona casco attorno ai limiti autostradali. In compenso, sotto si è perfettamente protetti – i radiatori carenati montati sui paragambe coprono ampiamente le estremità inferiori, e alle mani ci pensa la carenatura. Sensibile anche la differenza con presa d’aria e profili paramano aperti o chiusi, fattore che lascia intuire una buona possibilità di climatizzazione con il caldo estivo.
Meno protettiva ma molto più scenografica la Road Glide. Minacciosa negli specchietti grazie al doppio faro Daymaker a LED che ricorda i corpi farfallati esterni delle muscle car statunitensi, la Road sconcerta inizialmente per la posizione di guida molto arretrata, che dà l’impressione di un ingombro frontale davvero esagerato. Alla guida il manubrio basso e molto vicino al busto causa qualche problema nelle curve più strette e nei tornanti, penalizzando un po’ la Glide nella guida più dinamica.
Licciardello Edoardo 046
Di grande impatto la Road Glide, con un frontale che cita spudoratamente le muscle-car americane
Un peccato, perché le sospensioni ad assistenza pneumatica (regolabili, ma con notevoli acrobazie data la collocazione dei registri dietro le valigie) si dimostrano più efficaci che sulla Ultra Low, rendendola un po’ più gustosa nei cambi di direzione. Eccezionale l’efficacia delle prese d’aria Splitstream (due sotto il cruscotto, una sopra) che permettono di godere di un notevole raffreddamento del pilota nei mesi estivi. Limitata la protezione aerodinamica del cupolino, tagliato davvero molto basso.
Sulla Street Glide Special si trova un po’ il meglio dei due mondi: la carenatura Batwing protegge senza rinunciare ad un certo impatto estetico e alla possibilità di ventilazione offerta dal sistema Splitstream, e lamassa leggermente più contenuta rispetto alla Ultra la rende più gradevole nella guida dinamica. La posizione di guida è la più naturale delle tre, e di conseguenza il modello è forse il più accessibile della gamma Touring nonché il più gratificante quando ci si vuole gustare la guida.

La posso provare?

Moto di questo tipo non si comprano certo a cuor leggero, soprattutto visti i prezzi – la qualità è molto elevata, e a Milwaukee se la fanno pagare. Servono infatti 26.000 euro per assicurarsi una Street Glide Special, 400 in più per la Road Glide Special e ben 29.000 per la “non-plus-“ Ultra Limited Low. Harley ci ha pensato, e pur offrendo naturalmente i canonici demo ride itineranti nel periodo primaverile, ha avviato due programmi destinati trasversalmente a tutti i modelli della gamma H-D, ma particolarmente in sintonia con le corde della famiglia Touring. Servizi studiati per andare oltre il semplice giro di prova, etrasformare il test in un’esperienza – non prendete per piaggeria questo nostro distinguo, vi basta riflettere: una supertourer come quelle di cui stiamo parlando non si apprezzano con un giretto che, nella migliore delle ipotesi, termina nel giro di qualche ora.
Si parte dal servizio di noleggio Harley-Davidson Autorized Renthals, nata proprio per offrire una prova più lunga del classico demo-ride. 360 strutture in tutto il mondo, 14 solo in Italia offrono praticamente tutta la gamma Harley-Davidson con modelli 2015: in Italia 70 moto a disposizione, di cui 40 modelli Project Rushmore. Da notare che si tratta sempre di concessionarie ufficiali H-D, in maniera tale da offrire tutta l’assistenza possibile.
L’altra possibilità è quella offerta dagli Authorized Tours: 15 agenzie di viaggio, di cui una in Italia, organizzano classici viaggi a meta oppure studiati per un singolo evento (come ad esempio i raduni di Sturgis e Faaker See) con il denominatore comune di far godere al viaggiatore il bello del turismo ad ampio raggio in sella ad una Harley.
la diretta concorrenza giapponese e tedesca offre qualcosa di diverso, non necessariamente di migliore
Da parte nostra possiamo dirvi chealle Touring 2015 Harley-Davidson non manca niente per giocarsela ad armi pari con gli altri mostri sacri del segmento. Vincere il preconcetto – per lo più italiano – che identifica le H-D con le Sportster o le Softail da duri e puri è sicuramente durissimo, ma un po’ di apertura mentale basta per realizzare, toccando con mano, come la diretta concorrenza giapponese e tedesca offra qualcosa di diverso, non necessariamente di migliore, peraltro a prezzi grossomodo paragonabili. Mai come in questo caso ci si può permettere il lusso (avendo la disponibilità economica, s’intende) di accordare la preferenza secondo il semplice gusto personale.
Gusto personale che in Harley-Davidson trova peraltro ampia soddisfazione, perché le sette proposte che compongono la famiglia Touring hanno ciascuna una propria personalità ben definita, ed eserciteranno la propria attrattiva su clienti dai gusti diversi. Che, mai come oggi, magari non hanno preso in considerazione le moto americane ma spinti dalla “rivoluzione Rushmore” si sentono invogliati a provare a guardare il mondo dalla prospettiva di Milwaukee…

Pregi

Finiture | Erogazione motore | Dotazione

Difetti

Peso | Cambio| Potenza freni

lunedì 8 settembre 2014

Harley-Davidson presenta i nuovi modelli 2015


Per il mercato europeo si tratta sostanzialmente di tre nuovi modelli, di cui due inediti anche in USA e un’anteprima assoluta. Quest’ultima è la nuova Ultra Limited Low, che va a completare la gamma Touring e sarà in vendita a 29.100 euro.
La seconda novità, già annunciata alcune settimane fa, è il Road Glide Special, mentre debutta anche lo Street Glide Special, introdotto lo scorso anno insieme a tutta la rinnovata famiglia Touring, che da quest’anno sarà disponibile anche sul mercato europeo e italiano. Non ci sarà invece, almeno sul mercato italiano, il Freewheeler, che sarà disponibile solo negli Stati Uniti. Nella nuova gamma 2015, Harley-Davidson offre inoltre nuovi stili e colorazioni, fra cui i Custom color Black Magic e Radioactive Green, e i nuovi colori Hard Candy Custom Cancun Blue Flake e Quicksilver Flake.
Shark Nose”, versione rivisitata della Liberator ideata nel lontano 1973 da Craig Vetter, utilizzata dal 1975 come optional per la FLH e dal 1979 sul modello FLT Tour Glide. Rimasta pressoché invariata da 26 anni, cioè dal 1998, anno in cui venne presentato il primo Road Glide Model Year ’99, si distingue per il fissaggio direttamente al telaio e per la sua capacità di ridurre le turbolenze dirette al pilota.
Su questo Model Year 2015 il Road Glide è dotato di nuove luci Dual Reflector Daymaker LED, sistema di infotainment Boom! Box 6.5GT, sospensioni ribassate e impianto frenante Reflex con ABS. È equipaggiata del propulsore High Output Twin Cam 103, pesa 385 kg in ordine di marcia, mentre la sella è alta da terra 695 mm. Il prezzo è di 26.400 euro.
Lo FLHXS Street Glide Special, lanciato la scorsa stagione, debutta quest’anno anche sul mercato italiano. Si tratta di una versione più ricca del popolare modello touring di Harley-Davidson, equipaggiata con motore Twin Cam 103 ad alto rendimento, carenatura Batwing con presa d’aria SplitStream, sistema d’illuminazione Dual Halogen, ruote in alluminio Enforcer. Sulla Special ci sono in più il sistema di infotainment Boom! Box 6.5GT, il sistema frenanteReflex abbinato all’ABS e la regolazione delle sospensioni posteriori ribassate.
In realtà si tratta di una sostituzione, alquanto anomala; sparisce infatti dai listini italiani la Street Glide “base”, che rimane in vendita solo negli Stati Uniti. In pratica tra le Touring “carenate” l’unica a rimanere senza il GPS è la Electra Glide Ultra Classic, sulla quale è comunque opzionale. il prezzo della Street Glide Special parte da 26.000 euro.
era novità per il 2015 è la FLHTKL Ultra Limited Low, espressamente pensata per i rider con un’altezza a partire dal 1.65 m. La sella di questo modello è alta da terra 685 mm, 5,5 cm più in basso delle Electra Glide Ultra Classic e Ultra Limited (740 mm), che scendono a 652 mm col pilota in sella (con una differenza di 4,3 cm rispetto ai 695 mm sui modelli standard).
Oltre alla sella, anche le sospensioni sono ribassate, ma ci sono pure una serie di piccole e impercettibili modifiche tutte rivolte a migliorare l’abitabilità. Le cover ai lati del motore, quella della primaria e quella della frizione, sono state ridotte di larghezza per diminuire l’ingombro in questa zona e permettere al guidatore di appoggiare meglio le gambe a terra.
Un nuovo manubrio inoltre avvicina le manopole di 5 cm, mentre il diametro delle manopole è ridotto per permettere di raggiungere meglio le leve di freno e frizione, quest’ultima a comando idraulico con ridotto sforzo alla leva. Le pedane del passeggero poi sono fissate su nuovi supporti che impediscono alle pedane stesse, una volta ripiegate, di intralciare i movimenti in manovra, ad esempio quando si spinge la moto da ferma in garage.
Infine il cavalletto dispone di una leva più lunga che facilita il ripiegamento dello stesso. Per il resto rimangono confermate le caratteristiche della Ultra Limited, come il motore Twin- Cooled High Output Twin Cam 103 (che sviluppa 138 Nm di coppia a 3.750 giri), il sistema di Infotainment Boom! Box 6.5GT da 100 watt con touch screen e GPS, le ruote Impeller cromate, la verniciatura bicolore, il Tour-Pak con portapacchi. Il prezzo in Italia è di 29.100 euro, identico a quello della Ultra Limited “alta”.
Gli altri modelli della famiglia Touring, che non subiscono modifiche, sono la FLHTK Electra Glide Ultra Limited (29.100 euro), FLHTCU Electra Glide Ultra Classic (da 27.700 euro) e ilRoad King Classic FLHRC (23.500 euro). Negli Stati Uniti quest’ultimo modello non è disponibile in versione Classic ma al suo posto c’è il modello FLHR Road King con borse rigide. In USA sono inoltre disponibili anche i modelli FLTRX Road Glide, FLHTCUL Electra Glide Ultra Classic Low e FLHX Street Glide.
Nessuna novità di rilievo per le famiglie Sportster e Dyna, così come per la new entry Street 750. Anche i modelli Softail rimangono confermati ma guadagnano un nuovo impianto frenante che diminuisce lo sforzo sulla leva del 40%, ottimizzando modulabilità e risposta. Le novità riguardano l’impianto anteriore, equipaggiato ora con una pinza freno a 4 pistoncini (34 e 32mm), pastiglie in materiale ad alta capacità di attrito, una nuova e più potente pompa e un disco da 300 mm. Il tutto è stato sottoposto a restyling per mantenere il look classico di questa famiglia.
Novità nella famiglia più esclusiva dei modelli Harley-Davidson. Anche in questo caso le nostre anticipazioni erano esatte, sigle comprese. Tornano infatti due modelli come il CVO Road Glide Ultra e il CVO Street Glide.
Rinnovato completamente il FLTRUSE CVO Road Glide Ultra, massima espressione del modello Road Glide dotato di tutti i comfort offerti sui modelli contraddistinti dalla dicitura Ultra. Si distingue per la presenza del Tour-Pak e dei paragambe ma anche per la carenatura dotata di tripla presa d’aria SplitStream e il parabrezza alto 34 cm.
Di serie l’impianto audio con GPS e amplificatore da 75 watt per canale, le luci Dual Daymaker Reflector LED, l’ABS con sistema di frenata combinata Reflex Linked Brakes, i cerchi cromati Slicer (l’anteriore da 17 è abbracciato da una forcella con steli da 49 mm) e accessori studiati per il comfort di pilota e passeggero, come la sella riscaldabile e il sissy bar anche per il pilota. Il peso in ordine di marcia è di 428 kg, mentre la sella è alta da terra 755 mm. Viene offerto a40.500 euro in tre esclusive colorazioni: Abyss Blue/Crushed Sapphire, Burgundy Blaze / Typhoon Maroon, e Carbon Dust/Autumn Sunset.
Mantiene il suo posto in listino anche il CVO Softail Deluxe FLSTNSE , introdotto lo scorso anno. Anche questo modello si aggiorna nell’impianto frenante ma si caratterizza anche per gli accessori smontabili come il parabrezza, le borse e il portapacchi, oltre che per il navigatore GPS Road Tech zumo 660 e per le esclusive colorazioni Bermuda Blue/Stardust Silver e Black Crystal/Dark Tungsten. La sella è alta da terra 655 mm, mentre il peso in ordine di marcia è di 355 kg. Il prezzo è di 30.900 euro.
Non solo la CVO Ultra Limited, ma anche il CVO Street Glide e il CVO Road Glide Ultra, a differenza dei loro omologhi con motore 103, adottano il propulsore Screamin’ Eagle Twin-Cooled Twin Cam 110 con raffreddamento a liquido delle teste che sviluppa 156 Nm di coppia a 3.750 giri. Il CVO Softail Deluxe continua invece ad adottare il motore Screamin’ Eagle Twin Cam 110 utilizzato già lo scorso anno, che eroga 146 Nm di coppia a soli 3.000 giri.
Tutti i modelli CVO sono equipaggiati con Assist & Slip Clutch Pack, che comprende un dispositivo che in fase di scalata diminuisce lo sforzo sugli organi del cambio e la frizione idraulica con ridotto sforzo alla leva.
in http://www.motoblog.it/post/336052/harley-davidson-presenta-i-nuovi-modelli-2015

domenica 7 settembre 2014

Harley-Davidson "Discover More" arriva al European Bike Week

Un viaggio tra persone, mezzi e passione, lungo oltre 20.000 km e che, fino ad oggi, ha attraversato più di 30 Paesi nel mondo. Questo e molto altro è Discover More, l'esperienza itinerante sposata da Harley-Davidson che ha visto come protagonista una moto Street Glide che, venerdì 5 settembre arriverà a Faak am See, in occasione dell’European Bike Week, tra migliaia di fan e partecipanti all’evento.

50 biker coinvolti

La Glide ha percorso le più belle strade d’Europa, del Middle East e del Nord Africa, e giungerà ai confini dell’Austria dopo quattro mesi di tour in varie nazioni tra cui Egitto, Giordania, Romania, Italia, Spagna, Francia, UK e Svezia. Lungo la via, la moto ha dato vita ai sogni di oltre 50 biker che hanno avuto l'opportunità di cavalcare l'Harley-Davidson Street Glide, condividendo la passione per la guida in sella a questo modello del Costruttore americano. I motociclisti sono stati selezionati in vari ambienti, tra cui frequentatori dei social media, celebrità, giornalisti e personalità di spicco del comparto turistico. Ogni nazione ha progettato e costruito il suo percorso ideale, che ha portato i motociclisti coinvolti a vivere ed assaporare le migliori strade da gran turismo esistenti. Tra i più significativi percorsi battuti, l’attraversamento delGrossglockner in Austria, la visita delle piramidi in Egitto, il passaggio sul Gutai Pass e Transalpina, in Romania e la rievocazione del circuito TT di fama mondiale sull'Isola di Man, in Regno Unito.

I protagonisti

Il primo pilota che ha dato il via al tour Discover More è stato l'ex cuoco del re Abdullah IIdi Giordania, Claude Abry, attualmente proprietario di una concessionaria Harley-Davidson. Ha regalato un percorso inaugurale attraverso la Giordania visitando i paesaggi della Valle del Giordano, la più bassa altitudine sulla Terra, il Mar Morto, le piste del deserto di Wadi Rum e le bellezze della Città delle Rose, a Petra. Tra i biker protagonisti del progetto Discover More, è interessante ricordare l'ex campione di rugby della squadra inglese e Coppa del Mondo, Mike Tindall, che ha documentato la sua passione per il turismo attraverso le montagne gallesi di Snowdonia. Il tour ha visto anche la partecipazione di famosi chef come Carsten Olsen da Copenaghen, più noto come “The Bald Chef”, e Akseli Herlevi da Helsinki, che hanno condotto la moto attraverso la Scandinavia e condiviso le ispirazioni on the road che hanno definito gran parte della cucina nei loro noti
ristoranti.

Tappa a EICMA

La moto e la rassegna del viaggio, proseguiranno per varie esposizioni ed eventi di settore in Europa fino alla fine del 2014, compresa una sosta a Milano presso il più grande Salone del Motociclo, EICMA, tra il 6 e il 9 novembre. 
Matthew Knott, Harley-Davidson EMEA Communications Manager, ha commentato:"Discover More ha sintetizzato la vera essenza del viaggio in Harley. E’ stata un’avventura incredibile che ha attraversato tre continenti e coinvolto in quattro mesi tante personalità così differenti in sella a una moto. Non vediamo l'ora di mostrare a tutti gli appassionati presenti all’European Bike Week, i più sorprendenti passaggi del tour e mi raccomando, rimanete sintonizzati per la prossima avventura, Discover More 2015! "
fonte: http://www.omnimoto.it/magazine/13956/harley-davidson-discover-more-2014-european-bike-week

IFA: NGM svela Harley Davidson con WP (video)

E' il primo smartphone a montare il sistema operativo di Microsoft. L'uscita è prevista a fine settembre inizio ottobre.

A cura di Massimo Morandi e Luca Figini, la videoanteprima dell’NGM Harley Davidson, primo smartphone della casa a montare Windows Phone 8.1 presentato in occasione dell'IFA di Berlino. Buona visione!

tratto da https://www.youtube.com/watch?v=WSYVTz0GDfM&list=UUA_6GI_TB-siLwvUtZztVuA

A cavallo delle mitiche Harley tra Valcanale e Faaker See


In questi giorni rombano anche in Valcanale e Canal del Ferro i motori delle Harley Davidson cavalcate dai motociclisti che partecipano all’European Bike Week am Faaker See 2014
TARVISIO. In questi giorni rombano anche in Valcanale e Canal del Ferro i motori delle Harley Davidson cavalcate dai motociclisti che partecipano all’European Bike Week am Faaker See 2014, raduno che ogni anno, la prima settimana di settembre, richiama nella vicina Carinzia appassionati della due ruote che arrivano, numerosissimi da ogni angolo d’Europa, ma anche da altri continenti, come testimonia la presenza di vietnamiti ospiti in questi giorni di un albergo tarvisiano. Purtroppo, le non favorevoli condizioni meteo, che hanno accentuato gli effetti della diffusa crisi economica, questa volta non sarà raggiunto il numero dei 75 mila appassionati che prevedevano gli organizzatori austriaci.
Comunque, in Valcanale, meta privilegiata di tanti di loro, l’afflusso dei motociclisti si è mantenuto su buoni livelli, anche per l’ospitalità che viene loro riservata.
Nell’occasione, il Comune di Tarvisio ha patrocinato l’iniziativa “Insieme sulla via del Faaker See”, ideata dal locale Moto club “Amici Cavalieri” in collaborazione con la Federazione motociclistica italiana. I centauri tarvisiani, come in passato, danno il benvenuto ai colleghi in transito per il Faaker See, con il punto di ristoro allestito nella centrale piazza Unità. Ma uno stand promozionale della Fmi e degli “Amici Cavalieri” è presente anche oltreconfine, ad Arneitz am Faaker See.
Informazioni: Giuseppe Di Vora, coordinatore Nord Italia Federazione motociclistica italiana, 347-8818318.
fonte: messaggeroveneto

NGM Harley Davidson, smartphone italiano

Ad IFA di Berlino sono stati presentati molti smartphone realizzati in edizione speciale per alcuni famosi brand mondiali. Uno di essi è NGM Harley Davidson, smartphone italiano ispirato al colosso mondiale delle motociclette e dotato del sistema operativo Windows Phone 8.1.
ngm harley back logo 600x450 NGM Harley Davidson: hands on windows phone 2 smartphone 2  NGM Harley Davidson NGM
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, a bordo di NGM Harley Davidson troviamo un display da 5 pollici di diagonale e risoluzione HD di 1280×720 pixel, un SoC Qualcomm Snapdragon 400 con CPU quad core a 1,2 GHz e scheda grafica Adreno 305, 1 GB di memoria RAM e 8 GB di memoria di archiviazione interna. Dal punto di vista fotografico, all’interno di NGM Harley Davidson troviamo un sensore posteriore da 8 Mpixel con ripresa video alla massima risoluzione del Full HD ed un sensore anteriore da 2 Mpixel.
ngm harley front hero 600x450 NGM Harley Davidson: hands on windows phone 2 smartphone 2  NGM Harley Davidson NGM
Nonostante la diagonale di schermo di 5 pollici, lo smartphone risulta essere abbastanza compatto, con i suoi 144 x 72 x 8,5 millimetri. I materiali di costruzione sono un pò vari, in quanto abbiamo vetro nella parte anteriore, metallo lungo i bordi e plastica sul retro.
ngm harley box posed 600x450 NGM Harley Davidson: hands on windows phone 2 smartphone 2  NGM Harley Davidson NGM
Dalle prime prove fatte ad IFA, non vi sono applicazioni speciali pre-installate da NGM e non ci sono neanche problemi di fluidità e reattività, cosa per altro tipica del sistema operativo Windows Phone 8.1.
fonte: http://www.agemobile.com/ngm-harley-davidson-hands-on/

mercoledì 3 settembre 2014

Matrimonio Brad Pitt e Angelina Jolie, tra vestiti disegnati e moto da cross

Angelina Jolie e Brad Pitt dopo parecchi anni di convivenza si sono sposati in gran segreto. Location scelta per la cerimonia la loro tenuta francese a Chateau Miravau, Provenza, un paradiso circondato da svariati ettari di terreno dove "papà Brad" ha fatto persino costruire una pista da cross per il figlio Maddox

Matrimonio Brad Pitt e Angelina Jolie, tra vestiti disegnati e moto da cross
Passione a due ruote
Una tra le coppie più celebri di Hollywood, chiamata anche in una parola sola i “Brangelina”, dopo nove anni e ben sei figli ha convolato a giuste nozze ma, in controtendenza con i divi ad esempio italiani, lo hanno fatto in gran segreto, annunciando la notizia solo a cose fatte. Erano ormai anni che il matrimonio tra Brad Pitt e Angelina Jolie era diventato un tormentone, e dopo presunte date fissate ma mai veritiere, la coppia è convolata a nozze lontano dai riflettori in una piccola cappella a Chateau Miraval, la loro residenza in Provenza. Del matrimonio si sa poco se non che Angelina ha indossato un vestito da sposa di Versace decorato con dei disegni fatti dai figli (nella foto la copertina della rivista "Hello!"). Nelle foto pubblicate tra gli "schizzi" si scorgono anche delle moto stilizzate, grande passione del figlio Maddox. La tenuta provenzale della coppia, oltretutto, contiene una pista privata da cross all'interno della tenuta realizzata da Pitt proprio per assecondare la passione del figlio e, ci scommettiamo, anche sua. In famiglia la passione delle moto non è del solo Maddox, Brad, infatti, è un assiduo collezionista e nel suo garage vanta delle "chicche" rare e da vero intenditore. Brad nutre una forte passione per le Ducati, ma possiede anche una Confederate Hellcat F124, la MV Agusta Brutale 910 e una vecchia Vespa. Inoltre il famoso attore può vantare di essere uno dei pochi possessori della preziosa Confederate R131. Dopo la Ecosse Heretic di qualche anno fa, l'attore ha deciso di mettersi in casa anche una Fe Ti XX, top di gamma della serie Titanium, ovvero la moto di produzione più costosa del pianeta. Non solo, l'attuale moglie gli ha anche regalato una Harley-Davidson Shovelhead dal valore di 100.000 dollari. Insomma Brad è un uomo ricco e possiede tutto quello che si può desiderare, eppure, secondo una vecchia intervista, il suo sogno è un altro: “Darei tutto per essere come il mio idolo, Valentino Rossi”. Ma su questo, crediamo, non c'è proprio nulla che lui possa fare...
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