giovedì 18 dicembre 2014

Al Wheels and Waves sulla Harley-Davidson Road King

Il nome Southsiders MC può suonare ancora poco familiare, ma gli amanti delle Special e del Surf sapranno sicuramente che si tratta del gruppo di amici dietro al Wheels and Waves, il festival/raduno, che celebra proprio lo stile di vita dietro a questo connubio.D’altronde lo dice il nome stesso: “ruote e onde”. La location quindi non può che essere sull’Oceano, precisamente a Biarritz, la capitale europea del Surf nel Sud della Francia occidentale, proprio al confine con la Spagna. Noi di Moto.it ci siamo andati (leggi l'articolo) e siamo arrivati fino alla cittadina francese a bordo di una Harley-Davidson Road King.

Siamo partiti nel pomeriggio di mercoledì undici giugno, lasciandoci alle spalle una Milano insolitamente rovente per l’estate trascorsa. Direzione Francia. Imbocchiamo così l’A7 per Genova e poi l’autostrada dei fiori fino a Ventimiglia. La nostra prima tappa è Juan Le Pins, cittadina della Costa Azzurra, dove ci fermiamo per la notte. Sveglia presto e via verso Biarritz. Purtroppo le tempistiche non ci permettono di ammirare i campi di lavanda in fiore della Provenza né i cavalli bianchi caratteristici della Camargue. Il nostro viaggio prosegue dritto verso l’altra parte della Francia. Il caldo è insostenibile, l’abbigliamento e i tir non aiutano e ci fermiamo spesso per dissetarci, incontrando numerosi motociclisti ugualmente provati dalle temperature.
 
La situazione finalmente cambia quando raggiungiamo Tolosa, essendo più vicini ai Pirenei. Da qui,seguiamo per Tarbes e Lourdes. L’aria di montagna mescolata con quella dell’oceano rendono la parte finale del viaggio decisamente piacevole. Cominciamo a vedere anche motociclisti a bordo di Special. Biarritz non è lontana.

Arriviamo a destinazione nel pomeriggio di giovedì. Il nostro albergo è una fattoria ristrutturata, la Ferme de Biarritz, e si trova in prossimità della Citè de l’Ocean e du Surf, dove c’è il modernissimo museo del Surf, progettato da Steven Holl. Soprattutto c’è la spettacolare spiaggia di Ilbarritz con scogli, faraglioni, onde e… surfisti.
 
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Una cosa che notiamo subito è che le giornate sono molto più lunghe e abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una serie di tramonti, di quelli che ti fanno pensare ai vari motivi per cui vale la pena continuare a vivere a Milano. La Road King si è finora rivelata un’ottima compagna di viaggio senza dare segni del minimo cedimento, senza contare che ha permesso di viaggiare in due carichi e comodi.

Nella serata di giovedì, il festival è entrato nel suo vivo con la mostra “Art Ride” al Garage Foch, dove si potevano ammirare foto, quadri e moto trasformate in veri oggetti d’arte.
 
W&W 2014 (17)

Un aspetto fondamentale della filosofia che caratterizza il Wheels and Waves è il viaggio e i Southsiders hanno studiato degli itinerari appositamente per l’occasione, munendo i presenti di una mappa con i tour e i diversi chilometraggi. E così, già nella giornata di venerdì, siamo andati tutti in Spagna per assistere all’evento più importante: la Punk’s Peak Race, in cima al monte Jeizkibel, a 450 m di altezza sopra il mare. Nonostante la strada non proprio entusiasmante, il panorama che troviamo all’arrivo è mozzafiato. Riusciamo a vedere quella che dovrebbe essere la città di Irun e l’oceano Atlantico. La quiete della montagna viene così spezzata dal susseguirsi di moto, anche se i cavalli e le mucche al pascolo non ne hanno risentito particolarmente.

La giornata di sabato è stata dedicata alla gita fuori porta. Si potevano scegliere due itinerari, entrambi tra i Pirenei: uno da 120 km con un tratto lungo la costa e uno da 250 km interamente nell’entroterra. Noi abbiamo scelto quello breve e per la prima parte. con l’aiuto della cartina, è andato tutto bene. Abbiamo attraversato alcuni paesini di campagna tipici della zona come Sare e St Peè, ma poi man mano che ci addentravamo nei Pirenei le indicazioni stradali erano sempre meno chiare. Anche il tragitto evidenziato non ci è stato di grande aiuto e così appena giunti su una superstrada, abbiamo deciso di andare aSan Sebastian, famosa città del nord della Spagna. Come ogni città iberica, è ricca di vita, i locali sono pieni e la gente mangia a tarde ore. Lo stile architettonico è simile a quello di Biarritz, solo più in grande.
 
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Riprendiamo la strada maestra e ci rechiamo verso le stradine di montagna che pensavamo di aver fatto all’andata, ovviamente sbagliando. Mentre sostavamo vicino a un ruscello, cercando di capire dove dovevamo andare, è passato un susseguirsi continuo di moto, rassicurandoci che eravamo sulla strada giusta. Li abbiamo quindi seguiti e insieme a loro ci siamo fermati ad un piccolo passo, dove tutti hanno parcheggiato per riposarsi e fare due chiacchiere. Si riparte comunque velocemente, ripassando per Sare e a Saint Pèe e poi di nuovo a Biarritz al Villaggio del Faro.
 
Per un festival così non poteva essere scelta effettivamente una meta più azzeccata di questa città, che ha accolto e vissuto con entusiasmo il weekend. Con una certa nostalgia, la domenica partiamo per Milano, sentendo già la mancanza di quei meravigliosi tramonti e della spensieratezza vissuta.
 
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A bordo della Road King riattraversiamo la Francia. Spezziamo il viaggio, fermandoci a Narbonne, città apparentemente piena di turisti ma in realtà deserta. Il giorno dopo, stanchi dell’autostrada, usciamo a Salon de Provence, dove ha vissuto ed è morto Nostradamus. Ci godiamo così il paesaggio della Provenza con i suoi viali e suoi paesini tipici. Arrivati ad Arles rientriamo in autostrada, facendo comunque prima un giro della città, famosa per l’arena romana in cui organizzano le corride senza uccidere i tori e dove ha trascorso parte della sua vita Vincent Van Gogh, che qui ha realizzato numerose opere famose come la camera da letto e il ponte. Vicino a Marsiglia cominciamo a vedere cartelli con la I di Italia, non manca molto al confine. Prima però ci concediamo una sosta a Montecarlo. L’intento sarebbe stato quello di ripercorrere il tracciato di Formula 1, ma ci siamo accontentati di passare lungo il famoso tunnel.

A questo punto ci dirigiamo verso l’Italia e il tragitto per l’autostrada ci permette di avere una bellissima veduta del golfo, con quel paesaggio che è tipico anche della Liguria. Se la brezza marina ci aveva accolto all’andata, l’afa milanese ci ha dato il bentornato.
 
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LA ROAD KING

Ma com’è andata la Road King? Come accennato prima, si è comportata bene. È il mezzo ideale per viaggiare in autostrada, macina, infatti, chilometri su chilometri senza problemi e anche per le strade secondarie, come quelle di montagna che abbiamo percorso, si è rivelata affidabile e confortevole. I consumi si sono mantenuti sui 17,56 km /l. La sua grandezza, inoltre, permette di far stare sempre comodi sia pilota che passeggero e questa è la sensazione che ci ha dato dopo averla usata intensamente per cinque giorni, percorrendo più di duemila chilometri. Bisogna quindi dire che è stata veramente un’ottima compagna di viaggio.

Giulia Guastoni

mercoledì 17 dicembre 2014

Harley-Davidson: distinguersi anche nell’abbigliamento

Giacche in pelle, capi tecnici, casual e sportivi ma anche accessori: il guardaroba Core offre soluzioni per ogni occasione, dai viaggi più impegnativi al tempo libero, incarna l’essenza del marchio americano
La nuova collezione Harley-Davidson Core 2015 è disponibile presso i concessionari della rete ufficiale, si parte con le proposte da uomo:
Harley-Davidson Triple Vent System Detonator Distressed Leather Jacket, una giacca di medio peso in pura pelle di bufalo, caratterizzata da un esclusivo effetto vintage.
Dotata di Triple Vent System: tre prese d'aria in punti strategici su ogni lato che consentono aerazione modulabile. Il capo è predisposto per accogliere protezioni tecniche, nella zona di gomiti e spalle. Profili in materiale riflettente 3MTM Scotchlite assicurano ottima visibilità del biker, toppe e ricami completano il look tipicamente “biker” di questa proposta. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 648,00 Euro.
Medallion Reflective Riding Jacket, giacca in tessuto tecnico impermeabile da 600 denari con fodera interna in misto poly. Quattro ampie aperture verticali con zip, due frontali e due posteriori, consentono di modulare la ventilazione. Spalle e gomiti sono provvisti di tasche per protezioni tecniche. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 425,00 Euro.
Heritage Nylon Bomber Jacket, giacca per il tempo libero dal taglio bomber, realizzata in spesso nylon e rifinita con collo, polsini e vita in tessuto elasticizzato. La chiusura principale è con cerniera, replicata anche sui polsini. Aperture a soffietto intorno alle spalle accompagnano i movimenti e rendono il capo ancora più confortevole. Taglie disponibili dalla S alla 5XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 195,00 Euro.
Per la donna abbiamo proposte altrettanto interessanti, sia per la guida che per il tempo libero.
Rallyrunner 3-in-1 Leather Jacket, giacca in vera pelle con doppia lavorazione, piena e traforata, sottoposta a trattamento manuale per ottenere un delicato effetto vintage. Ulteriore caratteristica è la duplice colorazione, nera per il corpetto e bianca a contrasto per le maniche. Il capo è dotato di interno staccabile a maniche lunghe e cappuccio, che può essere indossato sia sotto la giacca per aumentarne la proprietà termica che come soluzione singola. Applicazioni in pelle e ricami Genuine personalizzano questa nuova proposta tre in uno. Taglie disponibili dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 622,00 Euro.
Agitator Leather Jacket, giacca in pelle di capra, leggera e morbida con fodera in tessuto poly-twill. Come soluzione da moto, è progettata per ospitare protezioni tecniche nella zona di gomiti e spalle. La vita è regolabile attraverso doppie fibbie che si integrano perfettamente al design del capo. Cuciture a contrasto, borchie decorative dal sapore vintage, ricami e toppa in pelle personalizzano con carattere la proposta. Taglie dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 517,00 Euro.
Airwing 3-in-1 Riding Jacket, giacca tecnica in nylon resistente all’acqua, caratterizzata da una finitura volutamente stropicciata. Proponendosi come soluzione 3 in 1, è dotata di interno staccabile in cotone/poliestere con cappuccio e maniche lunghe, che può essere indossato sia sotto la giacca che singolarmente. Quattro aperture con cerniera, due anteriori e due posteriori, permettono di modulare la ventilazione. Taglie dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico consigliato Iva inclusa 386,00 Euro.
fonte: motocorse.com

All'asta l'Harley per SuperSic Sarà consegnata a Verona

Collegandosi al portale di asta online CharitySars, sarà possibile aggiudicarsi la Harley-Davidson del portiere e capitano del Milan Christian Abbiati, personalizzata in ricordo di Marco Simoncelli. 
L’asta si chiuderà il 20 gennaio, data del ventottesimo compleanno del campione. Si tratta di un vero e proprio pezzo unico, modello Sportster 1200 Nightster messa a nuovo, con livrea speciale dedicata alla memoria dell’indimenticato campione di MotoGP che Abbiati, grandissimo appassionato di Harley-Davidson, ha deciso di mettere all’asta per sostenere proprio la Fondazione dell’amico Marco. Una moto del 2010 di soli 15.000 km, con speciale areografia 3D e con adesivi in rilievo. 

Chi offrendo di più si aggiudicherà l’asta, avrà inoltre l’opportunità di riceverla direttamente dal portiere rossonero che consegnerà il veicolo per il passaggio di consegna in occasione di un evento dedicato che si svolgerà a Verona tra il 23 e il 25 gennaio 2015, in concomitanza con il Motorbike Expo in Fiera. 
I proventi raccolti finanzieranno il progetto Casa Marco Simoncelli 58 per sostenere e promuovere progetti di solidarietà e cooperazione a favore di persone svantaggiate.
L'arena

domenica 14 dicembre 2014

All'asta la Harley Davidson di Christian Abbiati dedicata a Simoncelli

Da oggi collegandosi al portale di asta online CharitySars, è possibile aggiudicarsi la Harley-Davidson del portiere e Capitano del Milan Christian Abbiati, personalizzata in ricordo di Marco Simoncelli. L'asta si chiuderà il 20 gennaio, data del ventottesimo compleanno del campione.
Si tratta di un vero e proprio pezzo unico, modello Sportster 1200 Nightster messa a nuovo, con livrea speciale dedicata alla memoria dell'indimenticato campione di MotoGP che Abbiati, grandissimo appassionato di Harley-Davidson ha deciso di mettere all'asta per sostenere proprio la fondazione dell'amico Marco. Una moto del 2010 di soli 15.000 chilometri, con speciale areografia 3D e con adesivi in rilievo.
Chi, offrendo di più, si aggiudicherà l'asta, avrà inoltre l'opportunità di riceverla direttamente dal portiere rossonero che consegnerà il veicolo per il passaggio di consegna in occasione di un evento dedicato che si svolgerà a Verona tra il 23 e il 25 gennaio. I proventi raccolti finanziaeranno il progetto Casa Marco Simoncelli 58 per sostenere e promuovere progetti di solidarietà e cooperazione a favore dei soggetti svantaggiati.
adnkronos

H-D: Rally HOG, si comincia!

Harley-Davidson ha annunciato la location prescelta per il 24° HOG Rally, appuntamento in programma dal 18 al 21 giugno 2015: sarà la pittoresca regione dell’Andalucía, sulla costa sudoccidentale della Spagna, ad ospitare l’evento. Situato nei lussuosi dintorni di Puerto Sherry, tra Cádiz e Jerez, il Rally ospiterà per quattro giorni migliaia di motociclisti provenienti da tutta Europa.
inmoto.it

HOG Harley2
I biker potranno godere dunque del bel sole andaluso mentre attraverseranno le strade di campagna e i paesaggi mozzafiato della Spagna. Dai panoramici percorsi costieri che si affacciano sul Mar Mediterraneo alle montagne innevate della cordigliera Baetic, il rally del prossimo anno promette di essere davvero interessante.
Harley-Davidson e H.O.G. invitano gli appassionati di tutta Europa ad organizzarsi in anticipo per questo evento esclusivo, che sarà accessibile attraverso una preiscrizione e l’acquisto di biglietto.
Il rally promette gran divertimento per tutto il weekend: tra gli eventi, la possibilità di partecipare alle prove moto in sella alle ultime novità Harley-Davidson e la grande parata, uno degli spettacoli più attesi del fine settimana. Confermati anche la famosa Harley-Davidson Jumpstart, simulazione di guida, e il Custom Bike Show, contest di personalizzazioni.
Harley-Davidson e H.O.G. hanno creato insieme grandi eventi in Europa, Medio Oriente e  Africa, da quando la stessa H.O.G. è stata costituita nell’ormai lontano 1983. L’edizione di quest’anno si è svolta a Biograd, in Croazia.
«L’Andalucía è una location assolutamente incredibile per l’European H.O.G.® Rally 2015, ha dichiarato Michael Johnstone, Director of Regional Marketing Operations per Harley-Davidson Harley-Davidson Europe, Middle East e Africa. «Siamo lieti di accogliere migliaia di appassionati in questa regione così come di celebrare il loro incredibile sostegno nei confronti del marchiomotociclistico più iconico e famoso al mondo. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su iniziative ed eventi 2015».
Fiammetta La Guidara

venerdì 12 dicembre 2014

I fan Harley-Davidson alla Fortezza da Basso. Oltre 2.000 centauri da tutta la penisola


Chiusura col botto per la lunga stagione dei raduni Harley-Davidson. Oltre 2.000 appassionati delle moto più famose dʼAmerica hanno partecipato a Firenze, nella meravigliosa Fortezza da Basso, al National Winter Rally 2014, ultimo appuntamento dellʼanno dei raduni H.O.G. ‒ Harley Owners Group ‒ riservati ai soci ufficiali. Lʼevento di Firenze rappresenta la 19° edizione dei raduni H.O.G., circoli che in Italia sono raggruppati in 52 sottogruppi, i cosiddetti Chapter, tutti presenti nel capoluogo toscano.
Promosso da Chianti Chapter e Firenze Chapter, il National Winter Rally 2014 ha accolto centauri provenienti da tuttʼItalia, ma come un “imbucato” cʼera anche un fan che arrivava da Milwaukee, patria di Harley-Davidson. La partenza è avvenuta da ognuna delle 52 sedi italiane il venerdì sera, con tre tappe intermedie previste, a scelta, in Versilia, Ravenna e Perugia, ognuna offerta e organizzata dai relativi Chapter e Dealer. Lʼarrivo sabato a Firenze. Tra le iniziative, la raccolta fondi organizzata dal Chapter di Genova a favore delle popolazioni alluvionate della Liguria: “Noi X Voi”, il nome dellʼiniziativa
tgcom24

Harley Davidson LiveWire, non ci vorranno 50.000 dollari per averla

Harley Davidson LiveWire – Il COO di Harley Davidson Matt Levatich avrebbe rivelato il prezzo della nuova due ruote elettrica della casa motociclistica di Milwaukee, la LiveWire, presentata anche nel corso dell’ultima edizione dell’EICMA di Milano. Il prezzo, 50.000 dollari, è stato reso pubblico dal Milwaukee Journal Sentinel, che era presente alla riunione del Wisconsin Sustainable Business Council, e dove il giornale parafrasando le parole di Levatich avrebbe dedotto che la Harley Davidson LiveWire arriverà sul mercato al doppio del prezzo atteso, invece, dai clienti del marchio statunitense. Nonostante la notizia abbia fatto il giro del web la Harley Davidson ha voluto immediatamente correggere il Sentinel dicendo che nessun esponente interno alla casa motociclistica avrebbe potuto dare un prezzo potenziale alla LiveWire, dato che non è ancora certa una sua produzione di serie.
Ci sarebbero due motivi per cui l’Harley Davidson Livewire avrà difficoltà ad andare in produzione. Primo. La casa motociclistica di Milwaukee ha dotato il suo prototipo di una batteria elettrica di piccole dimensioni, almeno per gli standard di mercato, e, quindi, una batteria sufficiente per gestire solo i test ride più brevi. Inoltre, i requisitidell’Harley Davidson LiveWire sono molto più bassi di quelli di cui una vera moto avrebbe bisogno per soddisfare i consumatori e il mercato in cui verrebbe presentata. Due. Harley Davidson ha voluto mantenere basso il pesodella LiveWire attraverso l’uso di batterie molto leggere che riducono il peso complessivo del prototipo. Poiché le batterie rappresentano anche  la maggior parte dei costi sui motocicli elettrici la LiveWire sarebbe in realtà una moto abbastanza a buon mercato da produrre, avendo una stima di soli 7 kWh. Gli attuali problemi finanziari  della Mission Motorcycles, che ha aiutato la Harley nella progettazione e nella costruzione del prototipo e che ha un ruolo enorme nei piani di produzione della LiveWire, costringerebbero, però, la Harley-Davidson a trovare quanto prima un altro partner, scelta che potrebbe significare enormi battute d’arresto al calendario di produzione del LiveWire.
Per quanto riguarda i 50.000 dollari sarebbe una sorpresa vedere la Harley Davidson posizionare la sua LiveWire a quel prezzo di partenza dato che è ovvio che la casa motociclistica a stelle e strisce non ha ancora costruito una moto che possa garantire un prezzo così elevato, almeno secondo gli esperti di mercato.
motorionline.com

Che Guevara e 'I diari della motocicletta': un itinerario a Cuba

Una visita di Cuba con una guida d’eccezione nei luoghi di Ernesto Che Guevara
Sembra una proposta dedicata ai nostalgici quella lanciata dal figlio più giovane del Che, Ernesto Guevara, che offre itinerari sulle orme de ‘I diari della motocicletta’ lungo l’Isla Grande. 

Il tour viene proposto rigorosamente sulle due ruote, per richiamare La Poderosa cavalcata dal Che, anche se in versione più lussuosa, dato che ora si tratta di una Harley Davidson. 

Tra le tappe, il quartier generale del Che e il mausoleo di Santa Clara, con pernottamenti proposti in strutture di lusso e la guida dello stesso Ernesto Guevara.
ttgitalia.com

lunedì 8 dicembre 2014

Harley-Davidson: viaggi da sogno negli USA. Intervista a Bob Lonardi (video)


Bob Lonardi, direttore di Bikers American Dream, è il responsabile dei viaggi autorizzati di Haley-Davidson Italia. Bob ci racconta perché scoprire gli States con una Harley ha un fascino unico, che fa scoprire l'America più vera e autentica nella sua grande diversità
Nella nostra intervista vengono sfatati alcuni luoghi comuni, mentre si celebrano gli aspetti che rendono indimenticabile un viaggio in moto nel Nord America. Non è la destinazione che conta, ma il viaggio che viene fatto a rendere unica questa esperienza.

I percorsi americani con l'Harley-Davidson toccano i principali temi del mito USA: dall'Ovest dell'epopea della Frontiera alla Route 66, dalla strada del Blues ai grandi Raduni di Daytona e Sturgis, fra paesaggi mozzafiato, canyon di rocce rosse e praterie sconfinate.

Conte d'Aragona ritrova l'Harley-Davidson amata da Don Johnson

Gelasio Gaetani d'Aragona in sella alla sua Harley-Davidson
Era sparita 7 anni fa. Oggi a distanza di tempo Il conte Gelasio Gaetani d'Aragona ha ritrovato la sua storica Harley-Davidson, un cimelio museale, non più in commercio, acquistata negli anni '70 in Inghilterra, inseguendo i sogni di 'Miami Vice' e 'Easy Rider'. Il noto wine maker e produttore di Montalcino ha raccontato all'ADNKRONOS di ''essere felicissimo di questo ritrovamento. In fondo tutta la mia esistenza è stata scandita da lunghi viaggi in moto, in sella alla mia Harley-Davidson. Soprattutto da Londra a Roma, ma anche in Africa, in Medio Oriente''.
''Ma quello che è più curioso è aver incontrato, dopo molti anni, i miei attori-icona, Peter Fonda, interprete di 'Easy Rider' e Don Johnson, protagonista della serie tv 'Miami Vice' - ha proseguito - e aver percorso in lungo e in largo l'Italia con le nostre meravigliose moto''. Ha giocato in casa con Peter Fonda, Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona. L'attore, infatti, era un cugino acquisito, avendo sposato il padre Henry, una zia del conte d'Aragona, Afdera Franchetti.
''Peter ci veniva a trovare in moto a Roma. Ed io e i mie fratelli lo osservavamo, compiaciuti, ma forse anche un pò invidiosi, dalle finestre di palazzo Lovatelli. Conobbi, invece, Don Johnson in Toscana, mi era stato presentato dai miei amici Ferragamo. Il detective Sonny Crockett era ospite presso nella tenuta del Borro. Aveva deciso di conoscere le grandi aziende vinicole della Toscana in moto, in Harley -Davidson, naturalmente''.
''Don Johnson amava particolarmente il mio modello una 'Springer Soft Tail' con targa inglese - ha proseguito il conte d'Aragona- Ricordo che, dinanzi ad un ottimo bicchiere di rosso, mi confessò che ne avrebbe, presto, acquistata una simile, per girare per le strade della California, dove, da lì a poco, avrebbe aperto un ristorante vietnamita''.
''Ricordo che giravamo senza casco. Ma la polizia ci fermò - ha ricordato - Ci chiesero la carta d'identità, volevano sequestrare le moto. Cercai di spiegare che dinanzi a loro c'era l'incorruttibile detective Sonny Crockett di 'Miami Vice'. Pochi minuti per convincerli dell'affidabilità della mia difesa. Controllarono documenti e le foto e ci lasciarono partire con tanto di saluto e sugli attenti''.
''Ed ora festeggerò il ritrovamento della mia Harley-Davidson, con il mio amico avvocato Franco Nissi, dello studio Marco Agalbato e una nuovo viaggio -ha proseguito il conte d'Aragona, in tour in Italia con l'ultimo libro 'Vini, amori' scritto con Camilla Baresani - magari in Africa, alla ricerca delle terre della Dancalia, che mio nonno il barone Raimondo Franchetti scoprì tra il 1928 e il 1929. Terre amate e mai dimenticate. Nel loro ricordo mi nonno chiamò i figli con nomi 'africani' Lauretana, Lorian, Afdera, Raimondo Nanuk''.
adnkronos

All'asta la Harley-Davidson di Jerry Lee Lewis

La Harley Duo Glide FLH è in ottimo stato di conservazione
Potrebbe anche raggiungere lo stratosferico pezzo di un milione di dollari. E c'è da credere che gli appassionati facoltosi non mancheranno di rilanciare. Se sul piatto c'è la Harley-Davidson Duo Glide FLH del 1959 appartenuta a Jerry Lee Lewis per 55 anni, la platea dell'asta organizzata dalla Mecum nella quale sarà venduta sabato 24 gennaio a Kissimmee in Florida sarà da tutto esaurito, come per i concerti dello storico interprete di Great balls of fire.
Jerry Lee Lewis e la moglie Myra sulla Harley in una foto d'epoca
Jerry Lee Lewis e la moglie Myra sulla Harley in una foto d'epoca
A ELVIS SOLO LA SECONDA — La moto corredata di serbatoio bicolore bianco/nero e borse laterali (ma quelle che si vedono nelle foto d'epoca sono nere) è sempre appartenuta alla leggenda del rock'n'roll senza passare per altre mani. Infatti lo stesso Jerry Lee Lewis ha raccontato che la Harley aveva preparato due Duo Glide FLH per le leggende del momento. La prima andò a lui; Elvis Presley si dovette accontentare della seconda. La moto è stata prelevata direttamente nella casa del musicista a Nesbit in Missouri. Prima dell'incanto la Harley farà un vero e proprio tour come una rock star. Questa settimana è a Austin in Texas. Poi all'inzio di gennaio si sposterà a Las Vegas. Quindi dal 16 in Florida. E poi nel garage o nel salotto del nuovo proprietario.
 Alessandro Conti - Gazzetta.it

mercoledì 19 novembre 2014

Il catalogo Harley-Davidson Componenti e Accessori 2015, da poco presentato al pubblico


La sella monoposto bobber (Cod. 52000180, 375 euro) si ispira al look essenziale delle moto bobber. Lo spesso rivestimento in pelle nera anticata è applicato direttamente al fondo della sella in metallo per ridurre al minimo l'imbottitura e quindi l'altezza. La pelle è rifinita con rivetti in ottone e caratterizzata da logo Bar & Shield inciso a fuoco e da un ricamo "Milwaukee Since 1903" che svilupperà nel tempo una patina di invecchiamento. La sella presenta un semplice sistema di fissaggio a innesto rapido. Disponibile per modelli Dyna, Softail e Sportster. Consigliabile prima dell’acquisto una verifica con il proprio dealer della compatibilità con il modello di moto posseduto.
Il kit pinza freno rosso (prezzi a partire da 496 euro) è dedicato a chi è alla ricerca di un look moderno e performante. Le pinze, realizzate utilizzando componenti di serie, garantiscono prestazioni ottimali e massima sicurezza. Sono disponibili con diversi codici: ad esempio il codice 41300116 è dedicato alle Touring dal 2008 in poi e ai Trike dal 2009 al 2013, così come ai VRSC dal 2006; il codice 41300120 si adatta invece ai VRSC dal 2002 al 2005, agli Sportster dal 2000 al 2003, ai Dyna dal 2000 al 2007 e alle Touring dal 2000 al 2007, ma unicamente a quelli dotati di doppio disco di serie; infine il codice 41300127 si monta sui Dyna dal 2008, sui Softail dal 2008 al 2014 (esclusi gli Springer), con disco singolo all’avantreno. Le pastiglie sono in vendita separatamente.
Il kit luci LED (Cod. 90200735 – 90200736, 125 euro) si adatta agli spoiler delle borse laterali e funge da indicatore di arresto, di direzione e, per i Trike, anche di retromarcia. Le luci LED luminose assicurano il massimo di visibilità e risultato estetico. Il cablaggio è progettato per restare invisibile e nascosto. Il kit è disponibile con lente rossa o fumé. Per i modelli Touring dal '14 in poi dotati di spoiler borse laterali.
Fanno parte della Burst Collection la ghiera per faro Burst Headlamp Trim Ring (Cod. 61400149, 162 euro) e la ghiera luce ausiliaria Auxiliary Lamp Trim Rings (Cod. 61400255, 248 euro), caratterizzate da una finitura anodizzata nera che mette in evidenza i riflessi dell'alluminio grezzo. Il contrasto con il nero conferisce un impatto visivo di grande effetto che si abbina sia agli stili di personalizzazione tradizionali, sia a quelli più moderni. Semplici da installare. Disponibili per tutti i modelli Touring. Il catalogo online di H-D addirittura per le ghiere delle luci ausiliarie assicura compatibilità con i modelli costruiti dopo il 1962!
Sempre della Burst Collection è lo sportello console serbatoio Burst Fuel Tank Console Door (Cod. 70900474, 172 euro), caratterizzato dalla superficie in alluminio annerito. Il tappo e il design a ragnatela offrono un forte impatto visivo e sono perfetti da abbinare agli accessori della stessa linea. Il kit comprende tutta la bulloneria necessaria per l’installazione. Disponibile per modelli Touring. Per informazioni in merito ai nuovi accessori e l’elenco dei concessionari ufficiali, consultare il sito ufficiale Harley-Davidson.

sabato 20 settembre 2014

Harley-Davidson Touring 2015



Il viaggio continua


La Casa di Milwaukee completa l’evoluzione Rushmore sulla propria gamma Touring con tre nuove versioni che portano così a sette la serie. Belle, raffinate e carismatiche, offrono tanto anche se costano care e pesano

The Journey Goes on, il viaggio continua, è lo slogan con cui Harley–Davidson introduce e commenta l’arrivo delle sue novità 2015. Novità in gran parte concentrate nella propria gamma Touring, che peraltro sta vivendo una forte crescita all’interno del mercato italiano: nel primo semestre 2014 le proposte turistiche della Casa di Milwaukee sono cresciute di quasi il 60%, arrivando a toccare una quota del 18% sul totale delle Harley-Davidson vendute.
Una vera rivoluzione per il nostro paese, che da sempre lega l’immagine H-D alle Sportster – calate per inciso da oltre il 50 ad un 45% del totale sul mercato italiano, e che conferma implicitamente il favore con cui è stata accolta l’epocale evoluzione tecnica del Project Rushmore. Un successo tutt’altro che scontato considerando il tradizionalismo della clientela Harley-Davidson, che già in passato ha rifiutato modelli validissimi ma di netta rottura con i canoni tradizionalmente legati ai prodotti di Milwaukee come quelli della gamma V-Rod.
Un successo che tra l’altro replica la situazione statunitense, dove invece la gamma Touring recita da sempre la parte del leone, in cui si è visto un turn-over quasi senza precedenti: le Rushmore si sono dimostrate capaci di allettare gli harleysti storici, convincendoli che fosse giunto il momento di cambiare moto, ma anche di conquistare nuovi clienti grazie ad innovazioni tecniche e dotazioni sibaritiche che hanno colmato completamente il divario con le storiche rivali… con quattro cilindri in più.

Rivoluzione Rushmore

Project Rushmore, nome con cui Harley-Davidson ha battezzato la rivoluzione tecnica di cui è stata oggetto l’anno scorso la gamma Touring, è forse l’innovazione di maggior portata nella storia di H-D. Il bicilindricoHigh Output Twin Cam 103 a V di 45° guadagna infatti testate raffreddate a liquido, pur restando fedele a sé stesso nello schema di distribuzione a valvole in testa con comando ad aste e bilancieri. Il numero 103 indica naturalmente la cilindrata in pollici cubi, valore che nel sistema metrico decimale corrisponde a ben 1690 cc. Naturalmente a corsa lunga, il propulsore è dotato di cambio separato a sei marce(denominato Cruise Drive) con la tradizionale trasmissione finale a cinghia dentata, che addolcisce la risposta all’acceleratore e riduce le richieste di manutenzione.
Street Glide Special Stc 007
La nuova Street Glide Special
Importante anche il lavoro sulla ciclistica, con l’arrivo del nuovo telaio Rush e dell’impianto frenante Brembo a tre dischi(dell’identico diametro) conantibloccaggio Bosch di serie e frenata combinata Reflex; migliorati anche tutti gli impianti ottici, con importante contributo di sistemi LED che aumentano notevolmente la visibilità. Per il 2015 altri tre modelli si uniscono ai quattro (Road King Classic, Street Glide, Electra Glide Ultra Classic e Ultra Limited) già presenti in gamma; si tratta di Ultra Limited LowRoad Glide Special e Street Glide Special. Condividono fra loro la sostanza, ovvero propulsore e telaio, ma importanti differenze in termini di assetto, posizione di guida e sovrastrutture le rendono all’atto pratico diversissime.
Con Harley-Davidson siamo andati in Svizzera, nella splendida cornice dell’Engadina, per verificare in prima persona le doti di queste tre novità

Engadina, USA

Nell’immaginario collettivo moto come le supertourer di Milwaukee sono adatte solo a lunghe trasferte, possibilmente su strade dritte e poco accidentate. Ora, pur non potendo vantare maneggevolezze da scooter o doti dinamiche da supersportive, possiamo garantirvi che tanto nel convulso traffico brianzolo che sui passi alpini attorno a St. Moritz le tre novità 2015 si destreggiano più che bene. Il meteo ben poco clemente di questi giorni ci ha spinto a preferire spesso la Ultra Limited Low per la maggior protettività offerta dalla sua ampia carenatura, ma tutte e tre hanno dimostrato di aver diverse frecce al loro arco.
Basta superare velocità pedonali per godere di grandi doti di direzionalità unite ad una certa agilità
Le masse, rilevanti per tutte, sembrano sparire una volta in movimento ma si rivelano inevitabilmenteimpegnative sia fisicamente che a livello di concentrazione nelle manovre da fermo o a bassa velocità. Grazie a ciclistiche ben studiate e ad altezze rasoterra (non solo per la Low) basta però superare le velocità pedonali per potersi rilassare e godere di grandi doti di direzionalità unite ad una certa agilità nell’inserimento in curva. Quando poi si esce da città e periferie per puntare all’extraurbano, nel nostro caso di montagna, la guida si fa davvero piacevole. Le tre Touring si sono dimostrate gratificanti anche affrontando passi alpini come Bernina e Maloja, rivelandosi dotate diuna certa dinamicità (ma attenti alla luce a terra!) e capaci, quando volete contemplare i paesaggi mozzafiato che vi circondano, di lasciarvi la serenità mentale necessaria.
Il motore 103 è contraddistinto da un’erogazione degna della miglior arte pasticciera per il modo in cui sa mescolare con le giuste dosi dolcezza di risposta e tante “calorie” sotto forma della vigorosa, ma cremosa spinta che si sprigiona ogni volta che si richiama l’acceleratore. Accelerazione e decelerazione coniugano vigore e dolcezza grazie anche all’apporto elastico della trasmissione finale e ad una frizione morbida e dolce allo stacco. Un po’ peggio fa il cambio, che pur se anni luce migliore rispetto alle Harley del passato resta un pochino rumoroso e lento negli innesti, ma restiamo in un quadro di ampia sufficienza tanto da declassare il difetto a livello trascurabile. Un po’ perché con masse del genere in gioco non è semplice fare di meglio, ma anche perché grazie alle sopracitate doti del motore l’attività del piede sinistro diventa evento quasi episodico.
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Le Harley Touring si guidano bene nonostante masse rilevanti
Le vibrazioni? Ci sono in folle, quando si avvia il motore, mentre una volta in marcia sembrano sparire magicamente. Sotto i 2.000 giri filtra qualche tremolio su manopole e sella, ma siamo più a livello dimassaggio che non di fastidio – non lo diciamo a caso, la sensazione è piacevole e dona un senso all’espressione Good Vibrations. Si torna a percepirle in alto, sopra i 4.000 giri, ma come potete ben immaginare stiamo parlando di regimi che raramente si esplorano su moto di questa indole e cubatura.
L’impianto frenante fa bene il suo dovere, una volta abituatisi ad affidarsi prevalentemente al comando a pedale: con una distribuzione dei pesi come questa l’anteriore è un po’ limitato nell’espressione pena rischi di bloccaggi indesiderati (prontamente tenuti a bada dall’ABS) mentre sul posteriore si può sempre contare. La potenza non è affatto male, soprattutto considerando le masse in gioco, ma soprattutto alle velocità autostradali a volte manca un po’ quel rassicurante senso di mordenza di proposte concorrenti.

Comfort sibaritico

Non ci si annoia praticamente mai con queste Touring: sia da fermi che in sella – almeno finché non ci si fa l’abitudine, ammesso che succeda – lo sguardo cade su un dettaglio dopo l’altro. Le finiture sono assolutamente impeccabili, le mirifiche verniciature metal-flake si stemperano in mille sfumature al cambiare della luce e ovunque si guardi c’è una serigrafia, un comando, una modanatura da osservare ed apprezzare.
Finito di assimilare l’opulenza delle finiture è il momento di giocare con il sistema di infotainment di bordo su tutte e tre – per scelta precisa, la filiale italiana di Harley-Davidson ha deciso di importare solamente le versioni top di gamma dei tre modelli 2015, facendo si che su tutte sia presente il sistema Boom! Audio 6.5, con navigatore integrato, radio ed interfaccia per telefono e player Mp3. I comandi, sia al manubrio che sul cruscotto, sono facilmente accessibili ed intuitivi (al netto dell’apprendistato per i comandi degli indicatori di direzione non convenzionali, uno per blocchetto) e basta qualche minuto per trovare tutto e sfruttarlo in maniera naturale.
La qualità dell’audio del sistema Harmann-Kardon è notevole fino alle velocità codice per le strade extraurbane, e il display è chiaro e leggibile in ogni condizione di luce, mostrandosi anche lodevolmente reattivo ai comandi impartiti attraverso l’interfaccia touch-screen. Un po’ fastidioso il fatto che ad ogni riavviamento della moto il sistema si ripresenti nell’interfaccia della radio anche se lo si era precedentemente impostato sul navigatore, ma non stiamo certo parlando di una moto la cui destinazione d’uso prevede soste continue. E parlando di soste, lode a tutte per accessibilità e cura nella realizzazione della valigeria.

Gemelle diverse

Veniamo alle differenze fra i vari modelli, partendo dalla sibaritica Ultra Limited Low. La versione Low, lo dice il nome stesso, è studiata per le esigenze dei meno alti. Una serie di piccoli accorgimenti – sospensioni ribassate, sella più scavata, manubrio arretrato e con manopole più piccole, cavalletto più accessibile, arretramento delle pedane passeggero e riduzione della sporgenza del carter sinistro – rendono infatti la Ultra più accessibile a chi non passa il metro e settanta senza differenze estetiche effettivamente percettibili senza uno sguardo molto attento o un confronto all’americana.
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La Ultra Limited Low 2015 accoglie bene i meno alti
Il rovescio della medaglia è costituito da una posizione un po’ troppo raccolta per chi arriva ad un’altezza media: chi scrive si attesta sul metro e settantadue ed è al limite oltre il quale i gomiti finiscono troppo arretrati e le gambe troppo piegate. Il manubrio arretrato porta tra l’altro ad una posizione un po’ chiusa, richiedendo un movimento poco naturale per raggiungere i comandi sui blocchetti con il pollice. Per contro,l’efficacia delle sospensioni e il comfort della sella non vengono intaccati, dato che servono asperità di proporzioni crossistiche perché qualcosa arrivi al sedere del pilota. Insomma: se siete al di sotto dei 170 centimetri scegliete questa Low senza il minimo dubbio, se li passate meglio orientarsi sulla versione standard.
La protezione aerodinamica è notevole, anche se il parabrezza a taglio basso lascia passare qualche turbolenza in zona casco attorno ai limiti autostradali. In compenso, sotto si è perfettamente protetti – i radiatori carenati montati sui paragambe coprono ampiamente le estremità inferiori, e alle mani ci pensa la carenatura. Sensibile anche la differenza con presa d’aria e profili paramano aperti o chiusi, fattore che lascia intuire una buona possibilità di climatizzazione con il caldo estivo.
Meno protettiva ma molto più scenografica la Road Glide. Minacciosa negli specchietti grazie al doppio faro Daymaker a LED che ricorda i corpi farfallati esterni delle muscle car statunitensi, la Road sconcerta inizialmente per la posizione di guida molto arretrata, che dà l’impressione di un ingombro frontale davvero esagerato. Alla guida il manubrio basso e molto vicino al busto causa qualche problema nelle curve più strette e nei tornanti, penalizzando un po’ la Glide nella guida più dinamica.
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Di grande impatto la Road Glide, con un frontale che cita spudoratamente le muscle-car americane
Un peccato, perché le sospensioni ad assistenza pneumatica (regolabili, ma con notevoli acrobazie data la collocazione dei registri dietro le valigie) si dimostrano più efficaci che sulla Ultra Low, rendendola un po’ più gustosa nei cambi di direzione. Eccezionale l’efficacia delle prese d’aria Splitstream (due sotto il cruscotto, una sopra) che permettono di godere di un notevole raffreddamento del pilota nei mesi estivi. Limitata la protezione aerodinamica del cupolino, tagliato davvero molto basso.
Sulla Street Glide Special si trova un po’ il meglio dei due mondi: la carenatura Batwing protegge senza rinunciare ad un certo impatto estetico e alla possibilità di ventilazione offerta dal sistema Splitstream, e lamassa leggermente più contenuta rispetto alla Ultra la rende più gradevole nella guida dinamica. La posizione di guida è la più naturale delle tre, e di conseguenza il modello è forse il più accessibile della gamma Touring nonché il più gratificante quando ci si vuole gustare la guida.

La posso provare?

Moto di questo tipo non si comprano certo a cuor leggero, soprattutto visti i prezzi – la qualità è molto elevata, e a Milwaukee se la fanno pagare. Servono infatti 26.000 euro per assicurarsi una Street Glide Special, 400 in più per la Road Glide Special e ben 29.000 per la “non-plus-“ Ultra Limited Low. Harley ci ha pensato, e pur offrendo naturalmente i canonici demo ride itineranti nel periodo primaverile, ha avviato due programmi destinati trasversalmente a tutti i modelli della gamma H-D, ma particolarmente in sintonia con le corde della famiglia Touring. Servizi studiati per andare oltre il semplice giro di prova, etrasformare il test in un’esperienza – non prendete per piaggeria questo nostro distinguo, vi basta riflettere: una supertourer come quelle di cui stiamo parlando non si apprezzano con un giretto che, nella migliore delle ipotesi, termina nel giro di qualche ora.
Si parte dal servizio di noleggio Harley-Davidson Autorized Renthals, nata proprio per offrire una prova più lunga del classico demo-ride. 360 strutture in tutto il mondo, 14 solo in Italia offrono praticamente tutta la gamma Harley-Davidson con modelli 2015: in Italia 70 moto a disposizione, di cui 40 modelli Project Rushmore. Da notare che si tratta sempre di concessionarie ufficiali H-D, in maniera tale da offrire tutta l’assistenza possibile.
L’altra possibilità è quella offerta dagli Authorized Tours: 15 agenzie di viaggio, di cui una in Italia, organizzano classici viaggi a meta oppure studiati per un singolo evento (come ad esempio i raduni di Sturgis e Faaker See) con il denominatore comune di far godere al viaggiatore il bello del turismo ad ampio raggio in sella ad una Harley.
la diretta concorrenza giapponese e tedesca offre qualcosa di diverso, non necessariamente di migliore
Da parte nostra possiamo dirvi chealle Touring 2015 Harley-Davidson non manca niente per giocarsela ad armi pari con gli altri mostri sacri del segmento. Vincere il preconcetto – per lo più italiano – che identifica le H-D con le Sportster o le Softail da duri e puri è sicuramente durissimo, ma un po’ di apertura mentale basta per realizzare, toccando con mano, come la diretta concorrenza giapponese e tedesca offra qualcosa di diverso, non necessariamente di migliore, peraltro a prezzi grossomodo paragonabili. Mai come in questo caso ci si può permettere il lusso (avendo la disponibilità economica, s’intende) di accordare la preferenza secondo il semplice gusto personale.
Gusto personale che in Harley-Davidson trova peraltro ampia soddisfazione, perché le sette proposte che compongono la famiglia Touring hanno ciascuna una propria personalità ben definita, ed eserciteranno la propria attrattiva su clienti dai gusti diversi. Che, mai come oggi, magari non hanno preso in considerazione le moto americane ma spinti dalla “rivoluzione Rushmore” si sentono invogliati a provare a guardare il mondo dalla prospettiva di Milwaukee…

Pregi

Finiture | Erogazione motore | Dotazione

Difetti

Peso | Cambio| Potenza freni

lunedì 8 settembre 2014

Harley-Davidson presenta i nuovi modelli 2015


Per il mercato europeo si tratta sostanzialmente di tre nuovi modelli, di cui due inediti anche in USA e un’anteprima assoluta. Quest’ultima è la nuova Ultra Limited Low, che va a completare la gamma Touring e sarà in vendita a 29.100 euro.
La seconda novità, già annunciata alcune settimane fa, è il Road Glide Special, mentre debutta anche lo Street Glide Special, introdotto lo scorso anno insieme a tutta la rinnovata famiglia Touring, che da quest’anno sarà disponibile anche sul mercato europeo e italiano. Non ci sarà invece, almeno sul mercato italiano, il Freewheeler, che sarà disponibile solo negli Stati Uniti. Nella nuova gamma 2015, Harley-Davidson offre inoltre nuovi stili e colorazioni, fra cui i Custom color Black Magic e Radioactive Green, e i nuovi colori Hard Candy Custom Cancun Blue Flake e Quicksilver Flake.
Shark Nose”, versione rivisitata della Liberator ideata nel lontano 1973 da Craig Vetter, utilizzata dal 1975 come optional per la FLH e dal 1979 sul modello FLT Tour Glide. Rimasta pressoché invariata da 26 anni, cioè dal 1998, anno in cui venne presentato il primo Road Glide Model Year ’99, si distingue per il fissaggio direttamente al telaio e per la sua capacità di ridurre le turbolenze dirette al pilota.
Su questo Model Year 2015 il Road Glide è dotato di nuove luci Dual Reflector Daymaker LED, sistema di infotainment Boom! Box 6.5GT, sospensioni ribassate e impianto frenante Reflex con ABS. È equipaggiata del propulsore High Output Twin Cam 103, pesa 385 kg in ordine di marcia, mentre la sella è alta da terra 695 mm. Il prezzo è di 26.400 euro.
Lo FLHXS Street Glide Special, lanciato la scorsa stagione, debutta quest’anno anche sul mercato italiano. Si tratta di una versione più ricca del popolare modello touring di Harley-Davidson, equipaggiata con motore Twin Cam 103 ad alto rendimento, carenatura Batwing con presa d’aria SplitStream, sistema d’illuminazione Dual Halogen, ruote in alluminio Enforcer. Sulla Special ci sono in più il sistema di infotainment Boom! Box 6.5GT, il sistema frenanteReflex abbinato all’ABS e la regolazione delle sospensioni posteriori ribassate.
In realtà si tratta di una sostituzione, alquanto anomala; sparisce infatti dai listini italiani la Street Glide “base”, che rimane in vendita solo negli Stati Uniti. In pratica tra le Touring “carenate” l’unica a rimanere senza il GPS è la Electra Glide Ultra Classic, sulla quale è comunque opzionale. il prezzo della Street Glide Special parte da 26.000 euro.
era novità per il 2015 è la FLHTKL Ultra Limited Low, espressamente pensata per i rider con un’altezza a partire dal 1.65 m. La sella di questo modello è alta da terra 685 mm, 5,5 cm più in basso delle Electra Glide Ultra Classic e Ultra Limited (740 mm), che scendono a 652 mm col pilota in sella (con una differenza di 4,3 cm rispetto ai 695 mm sui modelli standard).
Oltre alla sella, anche le sospensioni sono ribassate, ma ci sono pure una serie di piccole e impercettibili modifiche tutte rivolte a migliorare l’abitabilità. Le cover ai lati del motore, quella della primaria e quella della frizione, sono state ridotte di larghezza per diminuire l’ingombro in questa zona e permettere al guidatore di appoggiare meglio le gambe a terra.
Un nuovo manubrio inoltre avvicina le manopole di 5 cm, mentre il diametro delle manopole è ridotto per permettere di raggiungere meglio le leve di freno e frizione, quest’ultima a comando idraulico con ridotto sforzo alla leva. Le pedane del passeggero poi sono fissate su nuovi supporti che impediscono alle pedane stesse, una volta ripiegate, di intralciare i movimenti in manovra, ad esempio quando si spinge la moto da ferma in garage.
Infine il cavalletto dispone di una leva più lunga che facilita il ripiegamento dello stesso. Per il resto rimangono confermate le caratteristiche della Ultra Limited, come il motore Twin- Cooled High Output Twin Cam 103 (che sviluppa 138 Nm di coppia a 3.750 giri), il sistema di Infotainment Boom! Box 6.5GT da 100 watt con touch screen e GPS, le ruote Impeller cromate, la verniciatura bicolore, il Tour-Pak con portapacchi. Il prezzo in Italia è di 29.100 euro, identico a quello della Ultra Limited “alta”.
Gli altri modelli della famiglia Touring, che non subiscono modifiche, sono la FLHTK Electra Glide Ultra Limited (29.100 euro), FLHTCU Electra Glide Ultra Classic (da 27.700 euro) e ilRoad King Classic FLHRC (23.500 euro). Negli Stati Uniti quest’ultimo modello non è disponibile in versione Classic ma al suo posto c’è il modello FLHR Road King con borse rigide. In USA sono inoltre disponibili anche i modelli FLTRX Road Glide, FLHTCUL Electra Glide Ultra Classic Low e FLHX Street Glide.
Nessuna novità di rilievo per le famiglie Sportster e Dyna, così come per la new entry Street 750. Anche i modelli Softail rimangono confermati ma guadagnano un nuovo impianto frenante che diminuisce lo sforzo sulla leva del 40%, ottimizzando modulabilità e risposta. Le novità riguardano l’impianto anteriore, equipaggiato ora con una pinza freno a 4 pistoncini (34 e 32mm), pastiglie in materiale ad alta capacità di attrito, una nuova e più potente pompa e un disco da 300 mm. Il tutto è stato sottoposto a restyling per mantenere il look classico di questa famiglia.
Novità nella famiglia più esclusiva dei modelli Harley-Davidson. Anche in questo caso le nostre anticipazioni erano esatte, sigle comprese. Tornano infatti due modelli come il CVO Road Glide Ultra e il CVO Street Glide.
Rinnovato completamente il FLTRUSE CVO Road Glide Ultra, massima espressione del modello Road Glide dotato di tutti i comfort offerti sui modelli contraddistinti dalla dicitura Ultra. Si distingue per la presenza del Tour-Pak e dei paragambe ma anche per la carenatura dotata di tripla presa d’aria SplitStream e il parabrezza alto 34 cm.
Di serie l’impianto audio con GPS e amplificatore da 75 watt per canale, le luci Dual Daymaker Reflector LED, l’ABS con sistema di frenata combinata Reflex Linked Brakes, i cerchi cromati Slicer (l’anteriore da 17 è abbracciato da una forcella con steli da 49 mm) e accessori studiati per il comfort di pilota e passeggero, come la sella riscaldabile e il sissy bar anche per il pilota. Il peso in ordine di marcia è di 428 kg, mentre la sella è alta da terra 755 mm. Viene offerto a40.500 euro in tre esclusive colorazioni: Abyss Blue/Crushed Sapphire, Burgundy Blaze / Typhoon Maroon, e Carbon Dust/Autumn Sunset.
Mantiene il suo posto in listino anche il CVO Softail Deluxe FLSTNSE , introdotto lo scorso anno. Anche questo modello si aggiorna nell’impianto frenante ma si caratterizza anche per gli accessori smontabili come il parabrezza, le borse e il portapacchi, oltre che per il navigatore GPS Road Tech zumo 660 e per le esclusive colorazioni Bermuda Blue/Stardust Silver e Black Crystal/Dark Tungsten. La sella è alta da terra 655 mm, mentre il peso in ordine di marcia è di 355 kg. Il prezzo è di 30.900 euro.
Non solo la CVO Ultra Limited, ma anche il CVO Street Glide e il CVO Road Glide Ultra, a differenza dei loro omologhi con motore 103, adottano il propulsore Screamin’ Eagle Twin-Cooled Twin Cam 110 con raffreddamento a liquido delle teste che sviluppa 156 Nm di coppia a 3.750 giri. Il CVO Softail Deluxe continua invece ad adottare il motore Screamin’ Eagle Twin Cam 110 utilizzato già lo scorso anno, che eroga 146 Nm di coppia a soli 3.000 giri.
Tutti i modelli CVO sono equipaggiati con Assist & Slip Clutch Pack, che comprende un dispositivo che in fase di scalata diminuisce lo sforzo sugli organi del cambio e la frizione idraulica con ridotto sforzo alla leva.
in http://www.motoblog.it/post/336052/harley-davidson-presenta-i-nuovi-modelli-2015