Un uomo esce da uno scantinato dove è stata appena
consumata una delle più brutali scene della storia del cinema; arriva in
strada e si trova di fronte il chopper del maniaco che ha appena
consegnato a una morte terribile. L'uomo in questione è Bruce Willis
nella sua forse miglior interpretazione, il chopper è una Harley Davidson e il film, l'avrete capito, è Pulp Fiction, secondo capolavoro di Quentin Tarantino.
Violenza, sangue, droga, rock n roll e ironia in una
Los Angeles di inizio anni '90 dall'anima purulenta, dove eroi dannati e
angeli neri si muovono per la metropoli in un carnevale di sangue
veramente "pulp". Uno dei film più significativi degli ultimi 30 anni,
capostipite di un genere cinematografico e fonte inesauribile di
citazioni, mode, acconciature e frasi celebri divenute mitologiche ed
entrate nel parlato quotidiano di ognuno di voi.
Non è certamente un road movie, ma le auto e la moto sono
co-protagonisti importanti nella sceneggiatura, perchè consentono ai
personaggi di muoversi per la megalopoli e di inseguire un sogno
americano infranto, fatto di omicidi, eroina, hamburger, luci al neon e
solitudine feroce.
La protagonista a due ruote non poteva essere che una Harley Davidson,
uno dei simboli del "made in USA": tanto quanto Vincent VegaJohn
Travolta guida un'americanissima Chevrolet d'epoca, anche il suo
avversario ButchBruce Willis (notorio amante delle HD anche nella vita
quotidiana) non poteva che stare in sella a una delle modo più
rappresentative degli anni '80 della casa di Milwaukee. La FXR Super Glide
venne lanciata sul mercato nell'82, in aggiunta alla già esistente
linea FX, e come ultima incarnazione della venerabile Showelhead. 1340
centimetri cubici e classico bicilindrico Harley, per una moto che,
anche grazie a questa "interpretazione", rimarrà nella storia. Da
rivedere.
Curiosità: pare che nel film siano state utilizzate due moto quasi
identiche e che guardandolo attentamente si riescano a notare alcune
piccole differenze. Ci siete riusciti?
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